50' dal rifugio Omio, 2h 40' dai Bagni di Masino.
Esiste anche una traccia che si stacca a sinistra molto prima del rifugio Omio, e consente di raggiungere l'attacco senza passare dal rifugio, facendo risparmiare una buona mezz'ora di avvicinamento, ma non l'abbiamo trovata.
L1: Diedro abbattuto, che termina in placca. Continuare facilmente fino alla sosta atrezzata su un risalto verticale. 4a, 55m.
L2: Dritti su placca molto abbattuta senza un percorso obbligato fino alla sosta, che si trova sempre su un risalto verticale. 2c, 60m.
L3: Superare il muretto verticale sopra la sosta, poi sempre dritti. 4a, 55m.
L4: Tenendo leggermente la sinistra dalla sosta, poi sempre dritto fino alla sosta successiva, alla base del muro verticale. 3c, 60m.
L5: Placca appoggiata che si impenna sempre di più fino a diventare verticale, arrampicata molto bella di equilibrio e movimento, ma comunque protetta a fix. Leggermente a sinistra fino ad una spaccatura verso destra che porta alla sosta finale, ben visibile. 6a, 35 m.
Discesa:
in doppia lungo la via di salita, dalla S5 una prima doppia da 30 m, poi altre 4 da 60 m conducono alla base della parete.
Seguire il sentiero percorso durante l’avvicinamento per ritornare ai Bagni di Masino.
30′ le doppie, 2h dalla base della parete ai Bagni di Masino
- Bibliografia:
- Solo Granito - Arrampicate classiche e moderne Masino-Bregaglia-Disgrazia, Mario Sertori