Roccia solida e lavorata, arrampicata di soddisfazione, ambiente molto bello.
Si sale nel canale per attaccare un camino umido a dx, poi diritto per ottime fessure (il percorso corretto dovrebbe partire a pochi m dall’inizio del canale, da un terrazzino erboso sulla dx da cui si alza una bella placca con riga nera, sicuramente più facile e bella della ns variante iniziale). La fessura (III e IV) si allarga a canale sino a un terrazzino sotto un camino strapiombante. Ci si sposta alcuni m a sx su cengetta sotto un altro camino (ch giallo). Salirlo con bella arrampicata (IV) superando un tratto strapiombante (V-, 2 ch uniti da un cordino) e raggiungendo, dopo un leggero spostamento a dx, un alberello. Da qui si prosegue diritto senza via obbligata, finché le rocce non diventano nuovamente verticali. Noi abbiamo poi seguito una rampa obliqua a dx (II e III) fin sotto le fessure finali, visibili a dx della strapiombante cuspide finale (qui abbiamo trovato un ometto di sassi; il percorso originale probabilmente saliva diritto per placche sbucando in cima alla lista a pochi m dalle fessure finali). Saliamo la bellissima fessura/diedro (IV) fino a una forcellina, da qui scaliamo un camino sulla sx e in breve arriviamo sulla piccola vetta.
Discesa:
Da un cordone su due clessidre ci si cala verso N nell’intaglio tra le due cime (20 m)
Si contorna alcuni m la cima N verso il Pizzetto Ovest.
Da un ancoraggio con 4 ch si fa una prima calata fino a un terrazzino (20 m)
Si effettua una seconda calata fin sotto la forcella che separa i due pizzetti (40 m, ancoraggi intermedi)
Si scende un po’ nel canale fino a incontrare sulla dx un altro ancoraggio che permette di superare un camino strapiombante (30 m, ancoraggi intermedi)
Sono possibili altre calate attrezzate, ma il canale non è difficile e si può scendere a piedi.