A meno di voler scendere su Vievola, la salita e la discesa descritta non offrono difficoltà tecniche essendo su strade con tratti d’asfalto o sterrato molto facile.
Gli itinerari in zona sono molto ben segnalati dalle paline (balise) che si incontrano frequentemente.
Da Tende si sale per la strada asfaltata (un po’ trafficata) che con pendenza dolce e regolare conduce verso il tunnel del colle di Tenda. Si raggiunge e si supera Vievola e si prosegue fino al primo tornante della strada principale, dove sulla destra si nota una deviazione che consente di evitare il traffico (si tratta della vecchia strada). Dopo una serie di tornantini questa si riaffaccia sulla strada principale quando ormai si è in vista del tunnel. Al tornante che lo precede sulla sinistra si stacca la stradina, sempre asfaltata, che senza più ulteriori bivi sale al Colle di Tenda. Si tratta di una strada militare asfaltata (eccetto gli ultimi km) con ben 46 tornanti ravvicinati, un’opera d’arte architettonica e davvero piacevole da salire. I primi km sono facili, poi un tratto centrale dopo un casermone presenta pendenze sostenute fino al termine dell’asfalto, dopodichè la pendenza si assesta moderatamente fino a raggiungere il Colle 1871 m.
Si prosegue per un breve tratto sulla strada che sale ai forti sopra il colle, fino a che si incontra una deviazione a sinistra, in leggera discesa, con indicazione Baisse de Peyrafique o Peirafica. La si segue toccando il Forte Margherita, e poi un lunghissimo traverso a mezza costa sui pendii assolati sotto il Forte Giaura, permette di attraversare le propaggini della Rocca dell’Abisso che svetta sulle nostre teste. Terminato il falsopiano sterrato, si incontra di nuovo un po’ di asfalto, e si riprende a salire per la Baisse de Peyrafique. Uno splendido percorso nel lariceto, con una rampa impegnativa, conduce appunto al vasto altopiano erboso della Baisse de Peyrafique 2028 m.
Si continua attraversandola fino ad un trivio, si evita di scendere verso Casterino proseguendo in piano nel lariceto, sotto le pendici del Mont Chajol, con un percorso molto panoramico e d’ambiente, tra larici e pareti calcaree; in falsopiano si raggiunge così senza molta fatica la Baisse d’Ourne 2040 m. Si prosegue ancora in piano, evitando la discesa su Tende e Vievola (ci si tornerà dopo) e si continua in un altro bel lariceto, inizialmente in piano e poi con gradevole salita. Superati i primi due tornanti si prosegue ancora con un rettilineo, tralasciando una prima deviazione a sinistra (conduce ad un fortino sotto il Mont Agnellino, salita molto ripida, possibile deviazione) e poi raggiungendo un intaglio tra due rocce caratteristiche. Lo si supera e poco dopo si incontra la seconda deviazione a sinistra, che si segue, e con le ultime rampe si giunge pochi metri sotto la cima del Mont Agnellino ad un colletto, si devia a destra e per sentierino pedalabile si tocca la cima 2201 m contrassegnata da un cumulo di pietre.
Discesa:
si ritorna alla Baisse d’Ourne dal percorso dal quale siamo arrivati, e qui si prospettano due opzioni.
A- discesa su Tende (MC), seguendo la strada sterrata del trivio a destra (cartello per Tende) dopo un paio di km costringe ad una breve risalita per raggiungere un colletto panoramico 1939 m, per poi tuffarsi in un fitto bosco attraversato da una stradina che scende con buona pendenza (impegnativa se affrontata in salita). Si tralasciano le diramazioni secondarie che via via si incontrano, e scendendo riaffiora qualche tratto di asfalto malandato, che migliora progressivamente nei pressi di un piccolo gruppo di case con un gite d’etape, fino a Tende, che si vede solo all’ultimo (punti panoramici notevoli lungo la discesa). Si arriva proprio davanti alla bellissima chiesa di Tende seguendo la strada lastricata.
B- Discesa su Vievola (OC), dalla Baisse d’Ourne i sentiero nel primo tratto è poco visibile, in ogni caso bisogna puntare al crestone erboso proprio sotto il colle dove si vede una buona traccia. Successivamente si entra nel bosco (indicazioni VTT) e si perdono 300 m di quota su terreno ripido e molto tecnico (a tratti proprio non percorribile in bici). Poi migliora decisamente ma per altri 100 m bisogna aver padronanza nel guidare la bici in tornanti molto stretti. Dopodichè la discesa diventa più scorrevole e si svolge in un bosco davvero magico. Un breve guado asciutto obbliga a scendere brevemente dalla bici, quindi si raggiunge il campo da golf di Vievola dove una sterrata veloce porta alla stazione di Vievola, quindi sulla strada di fondovalle che in discesa ci riporta a Tenda.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.8 Alpi Marittime e Liguri