Dalla piazza di Issiglio, sul bordo del Torrente Savenca, Prendere un viottolo all’altezza della palina GTT, che imette su una strada interna da seguire e dopo una curva e un breve tratto rettilineo si immette su un’altra strada da seguire a destra; all’altezza di un pilone votivo, andare a destra uscendo dall’abitato su una sterrata pianeggiante. Dopo circa 80 metri, a sinistra si stacca un sentierino che con alcune giravolte raggiunge in breve la pista dell’acquedotto; risalire la pista che porta nei pressi di una baita, salire a destra in verticale si arriva ad un prato ed in alto verso destra, riprendere la pista che risale il bosco e va a sbucare nei pressi di una curva della provinciale. Seguire verso destra la nuova pista e dopo 80 metri circa a sinistra sale un sentiero ampio che giunge nei pressi di una baracca da cantiere; seguire la pista che raggiunge la provinciale poco prime della Chiesetta della Madonna della Neve. Dopo la chiesa a destra parte una strada asfaltata da non seguire, seguire invece la pista che si incontra pochi metri dopo che aggira una gobba boscosa si avvicina nuovamente alla provinciale per virare a est ed aggirare il dosso boscoso di Mieran e raggiunge la provinciale nei pressi di un Pilone. Alcuni metri prima sulla destra, in discesa, si segue un’altra pista che poi diventa sentiero, si guada il Rio Auri, si risale il versante opposto e dopo un centinaio di metri si vira a sinistra e si raggiunge i prati di Carpen Basso; risalire il prato superando le case a destra, riprendendo la seconda sterrata, quella più in alto, che raggiunge una strada asfaltata, da seguire in salita fino poco dopo la case Carpen Alto. A destra una traccia sale con un traverso il versante dietro le case e passando vicino ad una vasca antincendio ed un edificio dell’acquedotto, taglia la sterrata per salire, leggermente a sinistra, il bosco di betulle che culmina con la cima quota 951 m. del Truc delle Piane, Scendere sul prato del lato opposto seguendo la pista che passando fra recinti elettrificati per animali giunge la Cascina Prola e dopo una cinquantina di metri in leggera discesa si risale nel rado bosco e poi il prato nelle vicinanze della “piola” Il Palasot. Poco dopo aver superato il Palasot, seguire a destra un sentiero che risale il prato e giunge nei pressi del campo da calcio; seguire ora a destra la sterrata che risale il versante est del Monte Calvo e termina, dopo alcune restrizioni, alle baite Ciavanis Superiore, seguire ora il sentiero che attraversa un ruscelletto e si biforca; seguire quello che sale abbastanza ripido e raggiunge la larga dorsale di Costa Aglietto. Seguire ora la dorsale su lievi tracce puntando alle costruzioni in alto, che si superano a destra e si sale ancora pochi metri nei pressi di un tavolo-panca da pic-nik; il punto più alto è a pochi metri, mentre a sinistra sorge uno spuntone roccioso che merita una visita per il panorama che si può ammirare. Discesa per la via di salita oppure variante ad anello come segue. Seguire in discesa la larga dorsale fino alla sommità della gobba quota 1154, ritornare indietro al piccolo colletto seguire una traccia rettilinea da bicicletta verso sud fino ad incontrare una traccia di sentiero da seguire verso est giungendo ad una baita nella conca di Pian San Carlo, scendere sempre verso est fino alle case Aglietto della Bergera. Scendere ora passando una zona umida incrociando un sentiero nei pressi di alcune baite ed in breve si raggiunge Pian Parietto con fontana che zampilla da un grosso albero di frassino. Seguire il sentiero che scende e guada il Rio Aglietto risale il lato opposto, passa vicino alla baita Cavallaria, attraversa il Rio Cavallaria e raggiunge la sterrata da seguire per tutto il suo corso, diventando poi asfaltata, fino alla Chiesetta della Madonna della Neve. Di qui seguendo il percorso di salita si raggiunge Issiglio.
Anello alternativo:
Da Issiglio, salire con l’auto in direzione Castelnuovo Nigra, giunti alla chiesetta Madonna della Neve, svoltare a destra e percorrere la strada fino alla località Cil, parcheggiare negli spazi lungo la sterrata. Seguire la sterrata fino al termine, proseguire su sentiero passando le case Cavallaria, Pian Parietto e seguire il sentiero basso verso il Pian Gallina; prima di raggiungere quest’ultimo risalire a sinistra, su terreno non sempre pulito, passando la baita Tempia e giungendo alla baita Cà Bianca. Seguire ora a destra la traccia pianeggiante che giunge sul promontorio quotato 1027, sempre pianeggiante nel bosco seguire la traccia che si addentra nella conca Maddalene, attraversare il rio e risalire su prati alle case Pian dei Gui, raggiunta la sterrata seguirla in discesa fino alla chiesetta di S.M. Maddalena. Risalire ora tutta la sterrata fino alla Cima di Punta Aglietto. In discesa iniziare un traverso su prati in direzione delle case Troglia, raggiungendo la sterrata alla baita Canavis superiore da seguire fino al campo sportivo, piegare ora a sinistra su prato, poi lungo un recinto fino alla strada della trattoria Palasot. Dal cortile della trattoria seguire una pista carraia su prato che porta al Truc delle Piane; da questi scendere a sud-est lungo una traccia, si taglia una stradina e proseguendo nel bosco si raggiungono i prati di Carpen alto e su strada si raggiunge Aurì ed in leggera risalita si ritorna all’auto.
- Cartografia:
- MU Edizioni Carta della Valle Sacra
- Bibliografia:
- CAI-TCI Emilius Rosa dei Banchi