Dalla vetta splendido colpo d'occhio su Bessanese e Ciamarella, entrambe vicinissime.
Gita consigliabile quando siano ancora presenti nevai che facilitano la progressione su un terreno che altrimenti è costituito da sfasciumi.
Il dislivello tiene conto delle perdite di dislivello e risalite al ritorno.
Dal Pian della Mussa salire al il rifugio Gastaldi.
Di qui scendere in direzione ovest per una cinquantina di metri in direzione dell’evidente morena che delimita i resti del ghiacciaio della Bessanese. Risalirla fino a portarsi sul filo e di qui, sempre sul filo, superare il pannello fotovoltaico e la nuova webcam panoramica e proseguire fino al suo termine su cui si trova un caratteristico masso. Oltrepassare il dosso e scendere dall’altro lato per massi fino ad un colletto, dirigersi, ancora in discesa, verso dx fino ad un valloncello. Di qui si deve risalire al colletto che si trova poco prima del crestone della Punta Adami.
In caso di neve raggiungere tale colletto risalendo per intero il pendio, in caso di assenza di neve risalire un pezzo del pendio e deviare a sx ad un evidente colletto prima di una cresta rocciosa rossastra che si scavalca utilizzando una cengia detritica alla sua sx.
Al colletto prima della cresta rocciosa si può anche arrivare salendo direttamente dietro il rifugio per pendenze notevoli . Quindi si giunge a un valloncello in cui scorre un torrentello di fusione. Al suo termine risalire il grosso nevaio presente anche a stagione inoltrata e puntare al colletto.
Risalire l’ultimo ripidissimo pendio e per cresta esposta raggiungere il dente della cima. Se lo si vuole risalire (esposto) farsi sicura in un’ottima fessura alla sua base. Normalmente ci si può fermare all’anticima prima del tratto esposto.
- Cartografia:
- Fraternali
- Bibliografia:
- Alpi Graie Meridionali - Berruto, Fornelli