Dal rif. Garibaldi, raggiungibile in circa 2 ore partendo da “Malga Caldea” in val d’Avio, attraversare la diga del Venerocolo e seguire per 10 min. il sentiero che scavalca la morena destra orografica del ghiacciaio del Venerocolo. Raggiunta la seconda captazione d’acqua dell’ENEL si abbandona il comodo sentiero per risalire fra ganda e rocce montonate alla morena sinistra del ghiacciaio in direzione della parete nord dell’Adamello. Seguire la morena fino al suo termine per poi salire fra ganda e placche di roccia in direzione della cresta che separa la parete nord da quella ovest dell’Adamello.
Scollinare attraverso una forcella visibile già dal rifugio e portarsi sulle noiose pietraie della vedretta dell’Avio. Continuare a salire fra nevai e rocce montonate fino a raggiungere il pendio di ghiaccio che scende dallo spigolo NNO. Si attacca lo spigolo ad una sella, o meglio scendendo circa 80 m. nell’infido canale a destra.
Si segue lo spigolo che alterna roccia rotta a tiri interessanti. Se ci si mantiene sul filo la roccia é migliore ma aumentano le difficoltà. Passi fino al 5°; una decina di chiodi in posto.
ATTENZIONE in alcuni tratti delle frane obbligano ad arrampicare fra grosse lastre veramente da brivido!
Usati 4 BD fino al no 2 e 3 ball-nuts.
DISCESA: dalla cima abbassarsi verso E superando le fisse e raggiungendo l’infinito Pian di Neve sul ghiacciaio dell’Adamello. Continuare sempre verso NE in direzione dello sperone più basso del Corno Bianco. Aggirata la vetta del Corno, pendii ripidi con alcuni crepacci, si continua ora in direzione NO sulla vedretta di Mandrone, puntando all’evidente depressione di Passo Brizio (3147m), bivacco fisso visibile da lontano. Risaliti al passo (150 m circa) si scende facilmente dal lato opposto fino alla parete attrezzata con catene che permette di guadagnare i nevai e le onnipresenti gande che in circa 45 min. portano al rif. Garibaldi.
Tempi di percorrenza: 3 ore all’attacco dello spigolo. 5 ore per la via. 4 ore per la discesa.