Qualche parola sugli animali domestici: vivono in stato semibrado ma possono brucare solo nei recinti, enormi, in cui sono confinato, in modo da evitare che mangino piante in zone di recupero. Per questo motivo è TASSATIVO CHIUDERE I RECINTI, se li si apre per entrare. Naturalmente tali animali, del tutto innocui, NON VANNO MINIMAMENTE AVVICINATI E DISTURBATI: tendono ad allontanarsi spontaneamente se l'uomo si avvicina. Nel caso tali animali siano sulla carrareccia è sufficiente avanzare in modo lento e fare delle pause, per dare il tempo all'animale di capire che deve allontanarsi e di scegliere la sua direzione di allontanamento preferita. Non dargli da mangiare e non gridargli addosso sono, ovviamente, comportamenti obbligatori.
L'accesso alle zone è libero, fino a che i visitatori rispetteranno tali prescrizioni di rispetto, educazione e legalità. In caso i recinti siano chiusi con catena e lucchetto, è sufficiente scavalcarli, altrimenti sollevare l'anello di filo di ferro che li chiude per poi riapplicarlo assicurandosi della sua chiusura. Ponete attenzione al filo spinato che serve per non far passare gli animali attraverso i pali dei recinti, a volte può essere poco visibile a causa dei giochi di luce e ombre.
Si imbocca questa ultima e la si percorre tutta fino alla fine: lì si gira a destra su Via di Furbara Sasso che presso Sasso cambia nome diventando Via Sasso Manziana SP2C. Dopo 200 metri da Sasso sulla sinistra c'è Via Pian della Carlotta, da imboccare.
Si segue questa strada un po' dissestata fino alla sua fine: lì si gira a destra su Via Rainone della Tolfa, dove all'altezza del segnale di divieto di accesso si posteggia l'automobile a bordo strada
(Coordinate: 42.05583, 11.99483 - Google Street View: http://goo.gl/maps/dERL5)
Dal posteggio della macchina su via Rainone della Tolfa alle coordinate 42.05583, 11.99483 si procede verso nord su tale strada, asfaltata, per poche decine di metri, fino a incontrare sulla sinistra una carrareccia sterrata che scende a una fonte, tenendo a sinistra il Fosso del Grottone.
L’accesso è chiuso da da un recinto: la si imbocca assicurandosi di chiudere il recinto e la si segue fino alla fonte, dove essa gira a sinistra: poco dopo la fonte sulla destra una strada sterrata dirige a Monte Sant’Ansino (495 metri), da tralasciare. Si prosegue invece sulla carrareccia che poco dopo si allontana dal Fosso del Grottone per arrivare all’area della Legarella dove si intravede uno scorcio suggestivo sul Mare Tirreno e su Santa Severa col suo Castello, attraverso il solco dove il Fosso Eri di Santa Severa e il suo affluente Fosso del Grottone scendono al mare. La strada però si allontana dalla Legarella e prosegue verso nord-ovest e poi decisamente verso nord costeggiando il Fosso Eri a monte per un paio di chilometri (superare due recinti).
Ora il Monte Sant’Ansino con la sua macchia sono sulla destra, a est. Sulla sinistra il più spoglio Monte Pozzo di Ferro (385 m). D’un tratto la carrareccia vira decisamente a destra, verso est, costeggiando ora le pendici nord del Monte Sant’Ansino. Si passa sulla destra una targa commemorativa dedicata a tale Gallo e si prosegue dritti verso est fino a incontrare la stradina asfaltata lasciata chilometri prima: la si imbocca a sinistra, cioè verso nord, si prosegue e si vede una fonte sulla sinistra, la si supera e poco dopo si vede una carrareccia sterrata che si distacca da sinistra, chiusa da un recinto: si valica il recinto e la si imbocca: tale carrareccia prende decisa verso ovest, costeggiando sulla destra la Casermetta Forestale ora purtroppo in disuso, da vedere già solo per l’insegna stile anni 30.
Continuando la carrareccia essa volta a destra, verso nord-est, costeggiando la propaggine sud-ovest del Monte Acqua Tosta. La stradina passa sotto due linee dell’alta tensione parallele a una distanza di poche decine di metri e verte un po’ a sinistra, verso est.
Dopo poco a destra si dipana dalla carrareccia una flebile traccia, da prendere, che porta dopo poche decine di metri sulla radura in cima al Monte Acqua Tosta (516).
Il ritorno si percorre sulla stessa strada solo fino alla Casermetta Forestale: da lì prendere la stradina asfaltata e seguirla verso sud (cioè destra venendo dalla Casermetta) fino al posteggio dell’automobile.
http://dalmignoneallafiora.blogspot.it/2012/04/la-necropoli-di-monte-acqua-tosta-tolfa.html
- Bibliografia:
- Carta escursionistica Monti della Tolfa Edizioni Il Lupo - http://www.lifemontidellatolfa.it/