Se la salita presenta lunghi tratti poco ciclabili le due discese sono decisamente più abbordabili anche se non mancano i tratti molto tecnici.
Come sempre da queste parti il versante francese si presenta più adatto alla pratica della mtb con valloni lunghi e pendenze meno severe rispetto al versante italiano.
Presenti vari punti acqua soprattutto nel fondovalle francese e in zona rifugio lago Verde.
Qui viene descritto il giro in senso anti orario ma è anche possibile farlo nell'altro senso. In quest'ultimo caso però bisogna mettere in conto che dal rifugio lago Verde al col di Valpreveyre occorre portare la bici a spalle su terreno ripido e sfasciumoso per circa 150 metri.
Da Prali si sale a Bout du Col passando per Giordano e Ribba.
Dal Laghetto di Bout du Col la sterrata aumenta la pendenza e rimane ciclabile solo più a tratti o per gli allenatissimi.
Sotto il col d’Abries (denominato anche col St-Martin) la si abbandona e si imbocca il sentiero che bici a spinta prima e a spalle dopo permette di raggiungere il passo.
La successiva discesa è in puro stile Queyras con sentiero che scende gradualmente il luogo vallone senza alcuna difficoltà particolare e tanto divertimento.
Intorno a quota 2000 si tiene la sinistra imboccando una sterrata (alcuni tagli possibili su sentiero) che porta a Pré Roubaud con la sua bella cappella di St-Joseph.
Poco sotto il minuscolo abitato occorre fare attenzione ad individuare la partenza di un sentiero verso sinistra che corre alto sulla valle e con vari saliscendi (qualche breve tratto non ciclabile) deposita direttamente a Valpreveyre.
In alternativa si può scendere a Le Roux sempre per sentiero e poi raggiungere Valpreveyre su comoda strada di fondovalle.
Da Valpreveyre si attraversa un ponte e ci si sposta in sinistra orografica in località Ubac de Valpreveyre seguendo le indicazioni per i colli Bouchet, Malaure e Valpreveyre.
Il sentiero rimane ben ciclabile fino a quota 2050 metri circa dove abbandona il torrente Malaure per salire un ripido costolone erboso alla nostra sinistra.
Si trascura sulla destra la deviazione per il colle Malaure e si continua a salire in diagonale verso sinistra nel vallone che si fa di nuovo ampio.
La bella traccia diventa di nuovo ciclabile a tratti fino ad obbligare a spingere e portare la bici nel tratto finale dopo aver lasciato a destra il ramo che sale al colle Bouchet.
L’ultimissimo tratto diventa di nuovo ciclabile ma si è oramai allo stretto intaglio del col de Valpreveyre.
Circa 150 m sotto la verticale del colle fa bella mostra di sé il rifugio e l’omonimo Laghetto del lago Verde.
Questo tratto di discesa non è ciclabile ed obbliga ad una discesa attenta per l’esposizione e la ripidezza della traccia.
Dal rifugio (ideale per recuperare un po di energie) si comincia a scendere su sentiero di nuovo perfettamente ciclabile che corre più a destra rispetto alla sterrata percorsa in salita e confluisce nella stessa poco sotto il bivio del col d’Abries.
A quota 2300 circa occorre fare attenzione ad individuare una traccia che supera il ruscello e si sposta in sinistra orografica.
Il sentiero 210 su Fraternali esegue un lunghissimo traverso lungo la valle (inizialmente risale per un breve tratto) e poi scende nel fondovalle vicino alle Miande Bout du Col con percorso ciclabile ma a tratti piuttosto tecnico.
Dalle Miande si segue una sterrata che scende verso il fondovalle e poi diventa di nuovo sentiero (tenere la destra, 208 su Fraternali) ora molto facile e scorrevole.
Si arriva così a Pomieri dove tra le case si continua su sentiero sempre splendido fino alla borgata di Orgiere.
Da qui si scende su asfalto e subito prima del ponte sulla sinistra si imbocca un veloce stradello che riporta nei pressi del punto di partenza.
- Cartografia:
- Fraternali 5 val Germanasca IGN 3637 OT Mont Viso