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Arrampicata Lombardia / SO / Ponte di Legno

Castellaccio (Costiera Nord del) – Triangolo di Venere – Kalimera

Castellaccio (Costiera Nord del) – Triangolo di Venere – Kalimera
Descrizione
Gite 1
Mappa e Tracce
Foto e Video 2
Classifica
| giorgio-gallotti |
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Dettagli
Altitudine (m)
2.380
Dislivello avvicinamento (m)
480
Sviluppo arrampicata (m)
160
Esposizione
Nord-Est
Grado massimo
5a
Difficoltà obbligatoria
5a
Località di partenza
Passo del Tonale
Note
Attrezzatura: fix inox 10mm; soste 2 fix 10mm
Materiale: 10 rinvii, 2 mezze corde o gemelle da 60 metri, cordini per le soste
Tempo di salita: 2 ore
Via ben protetta e divertente. In estate è al sole già dalle prime ore del mattino.
Avvicinamento
Dal piazzale della vecchia funivia del Tonale prendere la mulattiera che sale sulla sinistra dell’edificio per poi proseguire lungo la pista Paradiso. Dopo circa 20 minuti dalla partenza, in corrispondenza di un attraversamento d’acqua abbandonare la mulattiera e andare a destra per un sentiero in mezzo alla vegetazione in direzione del Triangolo di Venere che è l’avancorpo situato sotto a sinistra del canale Pericle Sacchi, dove salgono le vie “Kalispera”, “La polvere dei sogni” e “Passepartout”).
Dopo 8 tornanti salire in verticale in direzione della strettoia del canale Sacchi. L’inizio della via si trova a destra a circa 25 metri dalla strettoia. Targhetta alla base già visibile a distanza. (Poco più di 1 ora).
Variante: Salire con la cabinovia e dall’arrivo scendere per la pista Paradiso per 15 minuti circa fino alla mulattiera lastricata di massi sulla sinistra. A seconda della presenza o no di neve, abbandonare la mulattiera al primo evidente tornante e dirigersi per tracce di sentiero, costeggiando la parete, oppure percorrere per 3 curve in discesa la mulattiera, per poi salire in verticale in direzione della strettoia. (Circa 45 minuti).
Descrizione
  • L1– Salire per alcuni metri e proseguire spostandosi a destra fino a una placca appoggiata sotto ad un tettino giallo. Percorrere la placca fino a delle lame sulla destra e salire su queste, spostarsi leggermente a destra fino alla sosta. (30 mt, 4b)
  • L2 – Salire per un diedro fino a due muretti lavorati da superare per raggiungere una cengia e da qui salire un’ultima lama fino alla sosta su un comodo terrazzino. (20 mt, 4c).
  • L3– Dalla sosta spostarsi qualche metro a destra per poi salire verso sinistra fino a raggiungere una cengia da percorrere per poi affrontare un facile diedro (o alternativa più difficile superare il muretto di destra) e salire fino a una cengia sulla destra del diedro. Ristabilirsi e spostarsi a destra per poi superare un piccolo muretto e proseguire su placca fino alla sosta.(30 mt, 5a).
  • L4– (Lunghezza di collegamento). Salire su terreno facile fino alla sosta (35 mt, 1°).
  • L5– Superare un muretto di pochi metri per poi affrontare una lunga placca dove la difficoltà aumenta man mano che si progredisce fino alla sosta finale (45 mt, 5a).

DISCESA: Calarsi lungo la via con quattro doppie utilizzando mezze corde o gemelle da 60 metri. Attenzione! Le doppie con corda singola non sono sufficienti ad arrivare alle soste sottostanti. Anche con una corda singola da 70 metri si è comunque costretti a fare alcuni metri slegati seppur sul facile, perciò lungo la via ci sono coppie di fix per dimezzare la lunghezza.

Storico
Giorgio Gallotti, Silvio Valzelli - Settembre 2018
Ultima revisione 30/11/2022
Autori: giorgio-gallotti
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2 anni fa
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