Consigliata la MTB per la risalita della poderale della lunghezza di ben 8,5 km. A piedi calcolare minimo 1,50 /2h a passo normale. Dagli alpeggi di Champanament una qualvolta raggiunti, per tracce di sentiero, salire a intercettare il sentiero dell’alta via n.1 proveniente dal col Chaleby. Seguirlo fino ad ad una spalla erbosa oltre la quale dopo una serie di sali scendi si giunge in prossimita’ di una conca in vista del Faroma a poca distanza dal bivacco Clermont Rosaire. Abbandonare il sentiero e procedere per erba e detriti in direzione della selletta aperta alla base del primo risalto roccioso della cresta, a una distanza di ca 450 mt dal Col Vessona. Per la suddetta selletta si scollina sul versante Vessona costeggiando la cresta alla base e per terreno detritico e scivoloso, ci si porta alla base del canale la cui risalita per intero fino all’attacco del primo dei tre denti il meridionale comporta una certa fatica per la presenza di molto materiale mobile.
Si attacca ad una quota attorno ai 2900mt in corrispondenza di un pilastrino roccioso che si evita sulla sx.
Su terreno appoggiato all’inizio cosparso di brecciolino in gran quantita’. Un muro segue subito dopo (III-). Una rampa sulla dx conduce alla base dello spigolo sud ovest da dove una fessura proteggibile con cordino attorno a masso incastrato (passo di IV) consente il superamento di questo tratto esposto fino ad un ballattoio. Ancora un tratto con minime prese e si giunge nella fascia superiore dello spigolo che si fa parete piu’ abbattuta da questo punto in poi. Con qualche passaggio ancora di un certo interesse si perviene facilmente sul sommo del primo dente 3020mt. Una spianata in sostanza la cima, sul cui bordo opposto una sosta per calata su due chiodi tradizionali egregiamente piantati uniti da uno spezzone di corda, decisamente datato quest’ultimo ma ancora tale da consentire ancora innumerevoli calate all’occorrenza. Andrebbe comunque sostituito quanto prima per avere la sicurezza massima in calata. Calata che si ottiene con l’ausilio di due mezze da 30mt, oppure due da 40 se si vuole giungere direttamente alla selletta tra il dente meridionale e il centrale Raggiungibile con breve e facile disarrampicata finiti i 30 mt di calata se si vuole lesinare sul peso del materiale da portare.
Dal Colletto cosi raggiunto, salire i primi metri della crestina del dente centrale (III) che portano a un terrazzino. Da questi si supera un leggero strapiombo (IV-) e si prosegue fino in cima al dente centrale senza piu’ grosse difficolta, in vista del dente settentrionale proprio li di fronte. Dente quest’ultimo il piu’ cospicuo, ma anche quello accessibile piu’ facilmente in quanto lo si aggira alla sua base ovest per andarlo a riprendere dall’ampia sella alla base del Pisonet per la sua breve cresta nord est su terreno detritico facilmente fino in cima.
Per la discesa tornare alla depressione prima citata e scendere il vallone in comune con la salita al Pisonet . In corrispondenza di un poggio erboso prendere una traccia a mezzacosta sulla sx, superando una serie di canali in traverso ascendente puntando in direzione del Col Vessona. Una volta raggiunto per ottimo sentiero si fa rientro al punto di partenza.
Calcolare dalle 12 alle 14 ore per il giro completo scalata e salscendi (parecchi) inclusi.
Materiale: Due mezze corde da 30mt. Un set completo di friend medio piccoli dall’1 BD al 0,1, quattro rinvii, cordini e fettucce meglio se grandi.
- Cartografia:
- IGC 1:50:000 Cervino e Monterosa n.5
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Alpi Pennine vol.II