Per collegamenti si transita anche su statali e provinciali non particolarmente trafficate.
Si attraversano i Parchi del Gran Sasso, Maiella, D’Abruzzo e Sirente
Primo giorno Santo Stefano di Sessanio – Tocco di Casauria 78 Km. 1700 D+
Si inizia subito bene, dopo pochi chilometri si arriva in uno dei posti più belli del giro il Castello di Calascio con panorama su Gran Sasso, discesa nel arroccato Borgo di Calascio quindi dopo un breve tratto asfaltato si inizia a salire verso Campo Imperatore.
Arrivati nel piano di Campo Imperatore non abbiamo seguito la traccia ma fatto la variante al Canyon dello Scoppatturo, non a caso è stato scelto per girare il film “continuavano a chiamarlo Trinità”, arrivati al gettonato Ristoro Mucciante alle 10:30 per una panino fortunatamente non nelle ore di ressa.
Poco asfalto per poi iniziare un sigle track in faggeta, tra sterrati e asfalto fino a Tocco di Casauria.
Secondo giorno: Tocco di Casauria – Rivisondoli 72 km. 1925 D+
Tappa prevalentemente su asfalto, sterrato oltre Campo di Giove per 8 km. circa.
Terzo giorno: Rivisondoli – Pescasseroli 66 Km. 1300 D+
Lasciato Rivisondoli dopo qualche km si sale verso la Montagna Spaccata (Parco) per poi arrivare a quota 1690 dove si inizia a scendere su un sentiero con pietre smosse alcuni tratti da fare con bici a fianco. Arrivati al fondo della discesa (Agriturimo Jovana) risalita su buona sterrata poi asfalto fino al Lago Barrea e Civitella Alfedena, ripida salita poi bel sentiero single track nella riserva della Camosciara., asfalto poi fino a Pescasseroli.
Quarto giorno: Pescasseroli – Rocca di Mezzo 88Km 2170 D+
Tappa faticosa.
Dopo una ventina di km.su asfalto di devia a dx verso Sperone Alto bel borgo con caratteristica Torre Medioevale, saliscendi poi con breve tratto a spinta quindi discesa fino a Pescina.
Nota: Noi sbagliando non abbiamo seguito la traccia, troppo belli i panorami da vedere e troppo evidente la strada che abbiamo seguito, quando ce ne siamo accorti era troppo lontano riprenderla ed abbiamo proseguito fino a Pescina per un altro percorso ( la traccia l’abbiamo sbagliata in corrispondenza di una curva a gomito con parapetto in pietra da lì parte il sentiero della traccia originale).
Usciti da Pescina bella salita su sterrato per poi scendere a Gagliano Aterno, appena passato Secinaro inizia il tratto più faticoso del giro, circa 300 D+ da fare quasi completamente bici a fianco ( per chi volesse evitarli prima del paese c’è la Sp 11a che porta ugualmente al colle dove si può riprendere la traccia).
Dal culmine (Chalet Prato del Sirente) si prosegue con un bellissimo single track per poi proseguire fino a borgo disabitato di Pagliare di Tione, sempre su sterrato a Terranera quindi Rocca di Mezzo.
Quinto giorno: Rocca di Cambio – Santo Stefano di Sessanio 90 Km. 1990 D+
Raggiunta la traccia originale a Rocca di Cambio si sale sulla SS696 percorrendo anche una galleria fino a Campo felice dove si lascia l’asfalto e ci si immerge nella solitudine dell’altopiano, breve salita al fondo dello stesso per poi scendere di 1000 D- su sterrata sassosa mai rilassante.
Statali varie per raggiungere San Vittorino da dove inizia la penultima salita fino a 1200 mt. circa, discesa fino a Camarda quindi salita su asfalto a Vitello e proseguimento su sterrato a Santo Stefano di Sessanio.