un ora scarsa dalla malga alla via
uscire dalla malga e seguire il sentiero a destra della stalla che porta verso un nevaio sotto la parete
in prossimità di un cono dietritico abbandonarlo e puntare direttamente l'arco di pietra che si staglia benissimo
l'attacco è in prossimità di una rampa di secondo che sale a 60 gradi da destra verso sinistra
1 tiro salire la rampa di secondo per venticinque metri sino a raggiungere la seconda cengia che si incontra (sulla sinistra si trova un chiodo arancione da integrare per la sosta)
2 tiro traversare “la cengia delle mattonelle” (quella superiore) 25 metri di 2° terreno sdrucciolevole e prese della parete da verificare possibile proteggersi con due friend (il primo prima di girare dietro lo spancio) il secondo più in la . Si sosta sotto una fessura di una decina di metri in un ampio spazio proteggendosi a frind o chiodi
3 tiro Si sale direttamente l’ampia fessura (10 metri) di terzo con passo atletico proteggendosi con friend (evitabile) e uscendo sull’enorme terrazzo che si spinge per 15 /20 metri verso la parete
4 tiro 45 metri di 4° + si attacca a sinistra di un evidente pilastro risalendo la fessura proteggendosi a friend e chiodi. Superato il pilastro a destra della fessura si sale ancora facendo attenzione quando a due terzi della fessura si potrà sostare integrando un chiodo presente sulla via in prossimita di una lieve cengia che va a sinistra
5 tiro 45-50 metri di 4°+ ci si sposta verso sinistra sotto un fessura più lieve di quelle incontrate finora che si segue proteggendosi a friend e chiodi sino a uscire su uno spiazzo sotto la parete del “cavalcavia” dove potrà sostare (ho piantato due chiodi)
6 tiro si traversa 1°-2° per ottanta metri sotto l’arco passando su versante sinistro (faccia a monte) dell’ampio canale che si trova sotto il “cavalcavia”
7 tiro 60 metri di 5° (passi di sesto) si sale l’ampia fessura a volte strapiombante proteggendosi a friend e chiodi roccia buona. Ben oltre i 30 metri la roccia peggiora e sono uscito in placca proteggendomi a chiodi (due) si vincono con pasi di sesto le difficolta sino a giungere alla sommita del torrione dove si sosta su alberelli
8 tiro 50 metri di secondo si disarrampica proteggendosi apportunamente a vicenda sino a scendere i sei metri che portano sul ponte e si risale il pendio opposto sino alla seconda fessura sotto la parete dove si sosta
9 tiro 50 metri di terzo si sale la fessura e dopo venti metri circa ci si sposta verso destra continuando a salire con passi di secondo sino a una ampia zona dove sostare
10 tiro si sale di secondo grado per 50 metri sino agli ampi prati sotto la torre finale del Campaniletto
qui se si vuole si puo salire in vetta su sentiero di primo sul versante opposto
Discesa prestare attenzione
alla base della perete si scende verso il canale dietritico e lo si risale sul versante opposto sino a svalicare la cresta sotto cimascura
si scende per tracce di sentiero verso la cengia direzione sw che si individua più in alto e la si segue lungamente verso sud
quando la cengia termina sbarrata dalla parete si scende verso un camino che con passi di 1° 2° e un passo di 3° si disarrampica andando verso destra verso il suo terminale e giungendo cosi al cono dietritico; si scende il cono e si punta verso sinistra andando a individuare i sentieri che riportano alla malga
45 minuti avvicinamento
4-5 ore la via
3 ore la discesa sino alla malga
- Bibliografia:
- dolomiti del brenta vol 2