La salita invernale alla Punta di Scais richiede neve perfettamente assestata e temperature basse perché i ripidi pendii finali sono in pieno sole nelle ore centrali della giornata.
Da Agneda inoltrarsi nella valle dapprima su strada e, dopo alcuni tornanti, in corrispondenza di un ponte pedonale sul torrente, sul sentiero che sale nel bosco fino alla diga di Scais. Continuare a seguire l’ampio sentiero segnalato costeggiando il Lago di Scais e cominciando a salire nel bosco verso sinistra in corrispondenza di alcune case (Case Scais) fino a giungere a un’ampia radura. Attraversarla completamente in direzione sud-est e, dopo aver attraversato un paio di ponticelli in legno, riprendere a salire per rada vegetazione puntando al tratto più pianeggiante e privo di alberi del crinale soprastante. Poco oltre il crinale si giunge al rifugio Mambretti (2h 30m, locale invernale sul lato est del rifugio, ingresso forse da cercare sotto la neve).
Oltre il rifugio proseguire per un lunghissimo traverso orizzontale che, con ampio semicerchio, porta all’imbocco del vallone di Scais (è il secondo che si apre sulla sinistra, non il primo). Risalire tutto il vallone standone più o meno al centro fino a giungere all’anfiteatro finale, sbarrato dalla mole del Pizzo Redorta. Per giungere al canale Bonomi, il più orientale tra i canali che solcano questo versante della Punta di Scais, bisogna risalire i ripidi pendii di sinistra (45°) puntando ad un’alta parete rocciosa verticale. Memorizzare il corretto percorso per evitare tratti di ghiaccio o zone rocciose in discesa. Dalla parete rocciosa si stacca, sulla destra, un canale nevoso che porta ad un intaglio sulla cresta. Dall’intaglio è ben visibile sulla destra la vicinissima cima con due croci, che si raggiunge con un passo di arrampicata (III+, proteggibile con friend di misura media).
Discesa dalla via di salita dopo una breve doppia dalle croci di vetta.
- Cartografia:
- Kompass n. 104, Foppolo Valle Seriana