Attrezzatura consigliata: Nda, cordini, fettucce, una serie di friend, nut piccoli e medi, eventualmente qualche chiodo
Si attacca nel punto più basso dello sperone centrale che scende dalla cima, subito a sinistra della base del canale che la separa dalla antecima sud. Salire lo sperone
e raggiungere il piede di un diedro, dominato da uno strapiombino sulla destra, visibile dal basso (32 m, IV, IV +; sosta su spuntone poco sotto un tettino squadrato).
Evitare il diedro per la placca nera di sinistra (2 ch.) poi continuare dritti lungo un piccolo diedro liscio e uscire sulla grande terrazza sotto la parete vera e propria (40 m, IV; sosta su spuntone).
Elevarsi facilmente sullo sperone inclinato situato circa 30 m a sinistra di un grande diedro-camino; superare un corto diedro, sostando sulla cengia soprastante alla base di una placca (40 m, III+, sosta su due ch. sulla placca).
Continuare dapprima direttamente, poi in obliquo a destra per un diedro liscio e poi lungo il suo bordo destro (rampa appoggiata, piedi delicati, 5 ch.) fino a raggiungere un buon punto di sosta aereo (40 m, insieme di IV e V; sosta su spit e chiodo).
Con un passo a dx entrare in un caminetto, elevarsi quindi verso sinistra (IV) seguendo i vari chiodi, poi superare una serie di piccoli strapiombi (V+, VI), infine con passo delicato e un po’ fisico (VI), a destra, proseguire fino ad un gradino molto aereo (30 m, possibilità di integrare con friend medio-grossi; sosta su spit e due ch.).
Continuare per la fessura superando un tratto svasato (V+, 2 ch.) e un muro verticale (VI, 3 ch.) fin sotto una fascia di strapiombi. Effettuare un traverso ascendente a sinistra molto esposto (10 metri, possibilità di piazzare varie protezioni removibili), poi per rocce più facili si giunge sulla cresta (45 m, sosta su spuntone).
Seguire infine la cresta per rocce articolate sino in vetta (100 m, II e III).
Discesa seguendo la via normale oppure più rapidamente in uno dei canalini di rocce franose, attenzione…
- Bibliografia:
- Alpi Marittime, collana