Itinerario ad anello che prevede lo sconfinamento in territorio svizzero. Sviluppo chilometrico da non sottovalutare. In inverno la strada della Val Ferret è chiusa alle auto, pertanto, in questa stagione, è da preferire la partenza da La Fouly o da St. Rhemy.
Partendo dalla Val Ferret italiana, lasciata l’auto in loc La Vachey o Arnouvaz, ci si dirige verso il rif. Elena. Se le condizioni lo permettono, oltre il rifugio Elena, si segue il fondo del vallone fino al colle di Bandarrey (2.696 m slm). Un breve risalto molto ripido difende l’accesso al colle. Prima di iniziare la discesa in territorio svizzero, l’Aig. des Angroniettes è appena sopra il colle ed è un peccato non salirla. Si scende ora in territorio svizzero fino a circa 2.150 m di quota prima di ripellare in direzione del col Fourchon, colle che ha una quota di 2.695 m (canale valangoso). Dal colle si scende tornando nuovamente in Italia con 300 m di D-.
Dopo la discesa, molto velocemente, si sale al colle di St. Rhemy o al vicinissimo col d’Arc (2.560 m slm). Da questo colle si scende ora nella comba di Merdeux fino ad incrociare la strada poderale a 2.100 m. Volendo, se le condizioni sono buone, si può scegliere di scendere fino al torrente aggiungendo almeno 300 m di D+/D- all’anello.
Si rimontano le pelli per l’ultima volta (ed è bene averne sempre un paio di riserva asciutte) per salire il col Malatrà – pendio ripido e valangoso-.
Dal colle, si divalla dolcemente verso il rif. Bonatti prima di raggiungere la strada che permette di tornare all’auto.