Lasciare l’auto nella piazzetta adiacente la caserma dei Carabinieri poco prima di un ponticello. Oltrepassarlo e subito girare a destra (Palina) su stradina tra le case , fino all’ultimo edificio arroccato alla montagna. Da qui parte una bella mulattiera lastricata che sale tra i boschi di castagno e alcune baite , per andare ad intercettare una strada che sale dal centro del paese. Risalirla tenendo la sinistra ad un bivio sino a raggiungere uno spiazzo nei pressi di un torrente (possibile arrivare qui in auto ) e dopo il ponte svoltare a destra su sentiero nel bosco che permette di escludere un ampio tornante. Continuare ancora per un tratto la strada che oramai si è immessa nella Val Biandino sino ad arrivare ad una grossa fontana. Una decina di metri dopo di essa girare a sinistra ancora su strada sterrata che alcune carte non riportano(ATTENZIONE , ignorare il cartello prima della fontana che fa svoltare subito a sinistra su sentiero che poi si perde) , e dopo poco si incontra la palina e i bolli di vernice che definitivamente abbandonano la strada. Ora il sentiero sale più ripido tenendo lievemente il versante est con alcuni tornanti arriva all’alpe Goredo seminascosta tra un bel gruppo di grossi faggi. Dopo la costruzione il sentiero supera pendii più aperti e con alcuni tornanti si porta quasi sulla linea di cresta poco prima delle Baite Goredo. Svoltando a sinistra raggiungere una selletta erbosa posta tra la cima d’Agrella e la quota 1826 m. Tenere la sinistra in direzione sud sulla dorsale che con alcuni brevi risalti porta alla cima D’Agrella (1802 m). Tornare sui propri passi alla selletta e con direzione Nord risalire la dorsale che porta in breve alla quota 1826 , punto nodale della cresta che arriva dalla cima d’Olino. Perdere lievemente quota sino al pian del Salera e continuare in direzione dell’evidente dorsale che culmina con il Pizzo Cornagiera (2049 m)
Dalla vetta scendere la cresta di nord est che fa da spartiacque tra val Biandino e la val Varrone , superare una piccola costruzione religiosa in un punto panoramico (paline)e scendere i pendii esposti a sud che riportano in Val Biandino. Raggiunta l’ampia e bucolica piana scendere sulla sterrata sino ai rifugi . Da qui si può scegliere se tenere la strada sul lato sinistro orografico della valle o scendere il sentiero sul versante opposto (alcuni tratti attrezzati per la possibilita di neve o ghiaccio) che si ricongiungono poco prima della fontana trovata in salita. Da qui a ritroso sino all’auto.
- Cartografia:
- Carta kompass 1: 50000 N° 105 (Lecco e Val Brembana)