1°G. Da Chamen una lunga serie di tornanti della sterrata porta all’ampia radura dell’alpe Gran Chamen 2108m. Continuando sempre per la sterrata si arriva alla comba del Gran Chamen e all’alpeggio la Crotta (2211m). Il percorso ora su bel sentierino n.6 risale sulla dx il lungo vallone della Sassa, fino alla confluenza del vallone che piegando sulla sx ( in localita’ Piano della Sassa) alla base della morena dove al sommo e ubicato il bivacco della Sassa, porta su terreno non segnalato ripido e faticoso, con un ultima impennata tramite canalino roccioso sul finale al Col d’Otemma (3211m). Si scende in direzione nord est leggermente attraverso il ghiaccio del’Aguillette. Al fondo del quale posto su un cocuzzolo roccioso si intravvede il bivacco, raggiungibile con un ultima breve impennata in ca mezz’ora dal Colle (5h da Chamen).
2°G. Dal bivacco scendere alla forcella che separa i due ghiacciai dell’Aguillette e di Blanchen, attraversare quest’ultimo in direzione nord est in leggera discesa (crepacci), fino alla base del conoide sul versante ovest, sotto la verticale della cima nord della Sengla. Risalirlo faticosamente (detrito scivoloso a tarda stagione) fin quando questo piega a sx, declina un po’ la pendenza e porta in cresta un 500 m a nord ovest della cima nord (3714m). Una volta in cresta la si percorre fedelmente sul filo.e con un ultima breve impennata se ne raggiunge la sommita. Cima questa che costituisce il punto di partenza della traversata vera e propria. (3h-3h30 dal bivacco). Da questa cima con percorso evidente sulla cresta esposta e frastagliata, si passa (sempre in direzione sud) ad una specie di anticima a 150 m dal punto culminante, e si continua facilmente in discesa fin sopra un salto che sovrasta un profondo e stretto intaglio Scendervi con aerea arrampicata proprio sul filo della cresta verticale per 12m (consigliabile una doppia, attrezzatura gia’ in loco). Risalire sull’opposta cresta caratterizzata da una placca violacea all’inizio, comporta un passo difficile, reso piu’ agevole ora da un friend incastrato fisso nella fessura. Si prosegue subito sopra scalando una lunga serie di placche. Si aggira a sx (est) un tozzo e caratteristico torrione, e si superano tutti i successivi gendarmi sul filo della cresta, fin sulla cima centrale (3704m 2h). Da questa cima verso sud un cordone attorno a spuntone, permette di sendere in doppia un muro verticale di roccia rossastra alto 15m (in salita e’ il passo piu’ difficile della traversata intera). Scendere poi lungo la cresta ripida e stretta, ma che si fa via via piu’ larga e facile. Aggirare a dx un gendarme slanciato, e portarsi sopra un profondo intaglio, che si raggiunge con una doppia, anche in questo caso di 15m, proprio sul filo della cresta (cordino per calata sostituito con uno nuovo). Salire x una serie di ripide placche verso una grossa testa rocciosa (detta crane=cranio), che si puo’ scavalcare scendendo con una breve corda doppia sulla parte opposta. E piu’ facile e piu’ breve aggirarla a sx (lato italiano). Seguono poi tre piccoli gendarmi che si scavalcano, e si arriva cosi sopra una seconda profonda incisione, ca 80 metri a nord della cima sud.. La si puo’ raggiungere in disarrampicata, 12m, o in doppia (attrezzata). Dall’intaglio riprendere la salita superando un primo risalto a placche, a questo segue un tratto orizzontale affilatissimo, e da ultimo un altro risalto pure a placche, che porta sulla cima sud (3690m 2h). Da questa sommita’ si prosegue per la cresta aerea e frastagliata, fino a scendere sulla dx (vers. ovest), per raggiungere un profondo intaglio, oltre il quale si alzano due arditi torrioni. Il primo molto aereo ed affilato, si raggiunge seguendo dapprima la cresta (10m), poi spostandosi a sx (est) e superando un passo verticale di 3m. (roccia liscia IV°), che porta sulla sua sommita’. Attraversato sul filo di cresta il gendarme seguente, si perviene a un intaglio aperto, a nord di una torre bifida, che bisogna aggirare. Lo si puo’ fare tanto a dx su rocce rotte, quanto a sx (versante italiano), attraversando il robusto sperone orientale, che proprio in questo punto, ha origine dalla cresta principale. Questa seconda posiibilita’, che passa attraverso un canale, e’ piu’ semplice, a meno che la cornice nevosa non ostacoli il passaggio.. Aggirata la torre bifida, si prosegue in cresta, valicando alcuni gendarmi. Raggiunta la depressione piu’ bassa della cresta affilata e frastagliata,, continuare in leggera salita, la bella arrampicata su ottima roccia fino alla sommita’ della Gran Becca Blanchen (2h, totale 6h per la sola traversata).
Discesa ad anello per la cresta sud ovest e il colle est Blanchen al bivacco della Sassa e ritorno al punto di partenza (4-5h, totale dalle 14 alle 15 ore per tutto il giro completo)
- Cartografia:
- IGC 1:30:000 La Valpelline escursioni e itinerari di Scialpinismo
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Alpi Pennine Vol. II di Gino Buscaini