Da Mondovì si raggiunge Villanova Mvì utilizzando la strada provinciale (circa 7 Km), e si prosegue in direzione di Roccaforte, sempre su asfalto (circa 5 Km). Alla rotonda si prosegue diritti (prima uscita) fino ad incontrare una stradina sulla destra, con una palina che indica la direzione per la Cascina Caporale.
Si imbocca questa stradina passando accanto ad una cascina, quindi si guada il torrente Lurisia e si procede in decisa salita nel bosco. Il sentiero continua nel bosco, con tratti alquanto ripidi e il fondo spesso incoerente, che rendono difficile la pedalata se non si è molto allenati.
Si deve continuare, senza tener conto delle deviazioni laterali, su questo sentiero che compie alcuni tornanti, finché, in prossimità di una legnaia (v. foto nella gita), si deve svoltare a destra (pochi metri più avanti una tacca rossa e bianca su un albero indica che questa è la direzione giusta). Il sentiero prosegue, alternando ripide salite ad altre più facili, fino ad un bivio dove una palina indica la direzione per la cascina Caporale (m. 828).
Si continua in questa direzione finché, usciti dal bosco, si giunge a costeggiare la cascina stessa, che si erge isolata sulla sommità della collina; si prosegue ancora per alcune centinaia di metri, fino ad arrivare ad un bivio (paline). Qui sono possibili due varianti, entrambe interessanti.
Variante 1. Si continua in direzione del Monte Calvario (m. 811), che si raggiunge agevolmente, con tratti in leggera discesa ed uno strappo finale in salita.
Qui conviene fermarsi per dare un’occhiata alla chiesetta e al panorama che si offre alla vista.
Da qui, dando le spalle alla chiesetta, si prende la direzione a sinistra e ci si immette su uno sterrato in discesa, che reca diversi piloni rappresentanti le stazioni della Via Crucis; lo sterrato termina su una strada asfaltata, seguendo la quale si giunge a Villa vecchia, borgo soprastante la più recente Villanova e caratterizzata da antiche case ed una chiesa di mattoni rossi.
Si prosegue in discesa fino a Villanova, poi di qui a ritroso si ritorna a Mondovì chiudendo così l’anello.
Variante 2. Al bivio si prende il sentiero a sinistra, seguendo l’indicazione della palina per la Grotta dei Dossi. Il sentiero attraversa, quasi tutto in discesa, un bellissimo bosco di castagni.
Dopo poche centinaia di metri il sentiero è interrotto per la caduta di alcuni enormi alberi, che si sono messi di traverso; con qualche acrobazia si supera l’intoppo e si riprende il sentiero, che procede in leggera discesa con un fondo generalmente buono, dotato di uno spesso strato di foglie morte.
Si seguono sempre le indicazioni per la Grotta dei Dossi, che si raggiunge alla fine della discesa (in realtà, l’imbocco della grotta è poco più in alto ed è servito da una stradina pedonale a zig-zag).
Da questo punto si procede su asfalto per poche centinaia di metri, poi si devia a destra (palina per Villavecchia) e si procede senza intoppi su sterrato fino ad una biforcazione, nei pressi di un cancello, in cui bisogna seguire la diramazione a destra, la quale conduce in breve a Villavecchia, congiungendosi quindi con la Variante 1 precedentemente descritta.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri e stradale 1:25000 N° 22 - Fraternali editore