Materiale: una corda da 50 m (non 1 metro in meno) o meglio una mezza da 60 doppiata (consigliata), cordini e fettucce per i numerosi spuntoni, 2-3 friend, 4 rinvii, casco.
Dal Col du Grand Barmé 2761 m seguire abbastanza fedelmente il filo di cresta, dapprima facile (I-II), in seguito aereo e caratterizzato da lame, blocchi e pinnacoli che propongono un’arrampicata varia e divertente (II-III, qualche passo di IV), un paio di brevi doppie attrezzate (cordoni e maillon su spuntoni).
Si arriva alla base della Punta J. Charrey 2924 m, la prima delle tre che costituiscono il Trident de l’Aroletta; la si scala centralmente lungo due lunghezze di corda attrezzate e con due soste a fix. La prima lungo un sistema di lame e fessure (III-IV, un passo di IV+, 2ch., 25m) e la seconda lungo un camino-diedro (III+/IV-, poi facile, 2 fix, 15-20m).
Dalla sua cima una calata porta all’intaglio precedente la Punta Norat 2895 m, che si può scalare (e poi scendere con una breve doppia) o aggirare comodamente sul versante Ovest con una cengia, per proseguire sul filo (III) e guadagnare la Punta D. Charrey 2897 m. Guadagnare l’intaglio successivo con una calata di 15m circa e salire sulla regolare cresta di roccia solida (II) fino al Pic de la Vierge 2940 m, da cui brevemente e facilmente (I-II, 2 fix) alla sommità della Vierge.
Discesa: dall’ometto di vetta si scende verso E per 40m lineari fino ad un intaglio della placconata. Reperire, rivolto verso nord un fix con anello per proteggere il gradino. Oppure scender ancora qualche metro lungo le placche e prendere sulla sx una cengia detritica che riporta verso la cresta nord. Scendere qualche metro lungo il filo fino a trovare la prima di tre soste di calata (fix+catena) che permettono di scendere lungo il filo fino al Col de l’Arolletta. Dal colletto si scende di una ventina di metri e quindi nei pressi di una strozzatura si può effettuare un’ultima calata, oppure disarrampicare sulle placche friabili in sx orografica (III-). Seguendo il ripido canalone si scende prima al bivacco Spataro e poi al rifugio.
Vie di fuga: dalla base della P. J Charrey si può scendere lungo la via Brontolo Balakov (12 calate da 30m max).
- Cartografia:
- L'Escursionista Valpelline - Saint-Barthélemy
- Bibliografia:
- Guide dei Monti d'Italia - Alpi Pennine vol. 1 - G. Buscaini - It. 317g