La pedalabilità in salita è circa del 70%, mentre in discesa la ciclabilità si aggira intorno al 90%. Questi valori, però, sono da intendersi come stime personali.
I singoli tratti dell’ anello sono già stati percorsi in mountainbike (e sono stati descritti su Gulliver in altri itinerari) ad eccezione della discesa dal Col d’ Eyele (o di Etsely, 2803m) sul Tramail d’Eyele (o di Etsely 2446m), il cui giudizio sulla ciclabilità è lasciato all’ abilità degli interpreti, e dello strategico raccordo, che aggirando le pendici del Mont Saint Julien, consente di raggiungere, dal termine della Val Clavalitè, la carrozzabile che, provenendo da una delle frazioni di Fenis, sale a Les Druges e quindi al Vallone di Saint Marcel.
Analogo giro della Tersvia, ma in due giorni e con alcune significative varianti (come, provenendo da Cogne, lo scavalcamento del Col Pontonnet e la discesa diretta nel Vallone di Clavalitè in alternativa all’ attraversamento della Finestra di Champorcher e la risalita al Col Fussy) è stato descritto da Paolo Recalcati su Camp-to-camp:
http://www.camptocamp.org/outings/558269/it/punta-tersiva-giro-della-punta-tersiva-in-mtb-da-nus-fenis-1-giorno-con-salita-alla-punta-di-laval
http://www.camptocamp.org/outings/558274/it/punta-tersiva-giro-della-punta-tersiva-in-mtb-da-nus-fenis-2-giorno-con-salita-alla-torre-ponton
Sullo stesso sito e dallo stesso autore è stata anche descritta una versione ridotta di questo anello che oltre alla già descritta variante prevede lo scavalcamento del Collet tra Servettaz in Val Clavalitè e Les Druges Dessous all’ imbocco del Vallone di Saint Marcel:
http://www.camptocamp.org/outings/670446/it/punta-tersiva-giro-della-punta-tersiva-light-da-lillaz-in-mtb
Da Dondena si segue lo sterrato della strada reale sino al grande pianoro erboso (situato a circa 2350m d’ altitudine) dove una passerella in legno consente di attraversare l’Ayasse. Si sale quindi al Col Fussy (2910m) lungo il sentiero bici in spalla e con la possibilità di tagliare, per tracce, sin da subito i numerosi tornanti.
Dal colle si effettua un traverso, non percorribile in sella, sul versante Clavalitè fino a superare le ultime propaggini della cresta ovest del Mont Glacier. Da qui il sentiero diviene ciclabile e dopo alcune svolte si dirige a mezza costa verso il Col d’ Eyele (o di Etsely, 2803m). Appena prima di questo e quando già è possibile lanciare sguardi oltre la cresta che separa il ramo principale della Val Clavalitè dalla sua diramazione secondaria Vallone di Savoney, si distacca sulla sinistra il sentiero che per praterie scende al Tramail d’ Eyele (o di Etsely 2446m). Dal Tramail d’ Eyele (2446m) ha inizio invece il magnifico sterrato che senza soluzione di continuità porta all’ameno Piano di Clavalitè a circa 1500m d’altitudine. Poco oltre il pianoro inizia l’asfalto, che è possibile abbandonare in più punti per la mulattiera che costeggia ed incrocia la carrozzabile. Si segue quest’ultima fino a superare Lovignana dove si individua sulla sinistra un ponte il cui attraversamento è attualmente vietato per il rischio di inondazioni secondarie al lavoro su opere idrauliche sul torrente Clavalitè.
Attraversato il ponte ci di dirige dapprima in piano e poi in salita verso nord fino a quando con un’ultima curva verso destra la strada termina in corrispondenza di un’ abitazione (Charnicloz). Prima di quest’ultima si individua sulla sinistra un sentiero, poco o non ciclabile con le condizioni attuali, che con alcune ripide svolte consente di raggiungere lo sterrato proveniente dalla strada che da una delle varie frazioni di Fenis sale a Les Druges.
È possibile raggiungere direttamente questo sterrato (evitando cioè il sentiero che scende da Charnicloz) probabilmente imboccandolo all’altezza di La Cerise (973m) che si raggiunge ignorando il ponte sul torrente Clavalitè e proseguendo sulla carrozzabile per circa 1,5 km-
A La Cerise, bisogna aggirare le abitazioni per scendere in direzione del torrente Clavalitè dove sulle carte è indicata la presenza di un ponte proseguimento dello sterrato succitato.
Aggirate le pendici del Mont Saint Julien, che verso est offre una nera dolomitica parete, si confluisce sulla strada asfaltata che da Fenis sale a Les Druges ad una quota di poco superiore ai 700m. Si risale con circa 850m di dislivello a Les Druges Alte (1600m) dove si prosegue per l’area pic-nic attrezzata poco prima della quale l’asfalto termina definitivamente. Si imbocca allora lo sterrato che conduce nel vallone di Saint Marcel e che con alcune ripide rampe raggiunge l’alpeggio di Grand Chaux (2350m circa; un bivio a sinistra appena sotto quest’alpeggio conduce invece a Petite Chaux, situato di poco più in alto, 2420m, rispetto a Grand Chaux, ma più ad est rispetto al Colle di Saint Marcel). Da Grand Chaux si continua per praterie fino a confluire sul sentiero che sale al Colle di Saint Marcel (e che forse origina da alcune costruzioni site a destra di Grand Chaux). Sono circa 550m di dislivello da fare bici in spalla sul tratto più ripido e poi lungo un traverso ascendete anche bici al fianco. Sul versante di Grauson, poco sotto il Colle di Saint Marcel (2916m), il sentiero diviene ciclabile ed offre una bellissima discesa sul lago Corona ed in seguito confluisce sul sentiero proveniente dal Col d’ Invergneux (o des Hévergnes) tratto del classicissimo anello Urtier-Grauson. Si scende quindi a Cogne dove si prosegue per Lillaz dove si imbocca la carrozzabile del Vallone di Urtier che si segue con direzione Finestra di Champorcher. Questa può essere raggiunta in due modi. Si può salire fino ai resti dell’alpeggio Ponton (punto in assoluto più alto che la carrozzabile raggiunge nel Vallone di Urtier: 2632m) dal quale però bisogna effettuare un lungo traverso con la necessità di scavalcare alcuni costoni in prossimità dei quali possono essere necessari alcuni sali-scendi, oppure si può seguire la carrozzabile in direzione del rifugio Sogno di Berdzè (2526m) dove origina il sentiero che con alcune ripide svolte sale alla Finestra di Champorcher (2826m). In questo secondo modo si effettua forse qualche metro in più di dislivello a piedi, ma il sentiero che sale dal rifugio verso il colle è molto scorrevole e generalmente può essere percorso bici al fianco.
Dalla Finestra di Champorcher ci si abbassa sul versante di Dondena dapprima con un lungo traverso e poi con alcune svolte su pietraia non ciclabile, fin quando diviene evidente lo sterrato (la strada reale) che in breve riconduce a Dondena.
- Cartografia:
- ICG Il Parco Nazionale del Gran Paradiso