Si passa accanto alla Croce, posta sulla sinistra di un tornante ed, effettuato il tornante, si prosegue, sempre su strada asfaltata, fino al parcheggio, dove c’è il cartello con divieto di transito agli automezzi non autorizzati.
Si è arrivati in prossimità delle antenne TV (918 m). Si prosegue a piedi lungo le pendici boscose della montagna, sulla strada che ora diventa sterrata. Sempre circondati dal bosco, che protegge dal sole, si arriva alla località “Paghera- Madonnina” (1300 m). Qui inizia un tratto lastricato e ripido che porta a località “Le Quadre” (1481 m) dove, da destra, si vede arrivare il sentiero N° 408 proveniente da Malga Valbona. Si prosegue, deviando poco dopo a destra (segnalato), e si entra nei prati de “Le Quadre”. Qui l’orizzonte si apre e l’occhio
può captare lo spettacolo che natura offre: panorami, fiori,
praterie e, in basso, la Valle con suoi borghi e le sue estese campagne.
In ripida salita si percorre la prateria e si arriva al Rifugio/Capanna Don Zio (1600 m). Dopo la dovuta sosta, si prosegue in mezzo ai prati ed in circa 15 minuti si raggiunge la cima del Monte Casale, chiamato dai paesani “Daìn Grant”. Sulla cima, per facilitare l’individuazione dei vari monti e delle varie cime, è stato realizzato un cippo con frecce direzionali che aiutano a meglio localizzare i singoli punti. Più in là una grande croce di ferro a ridosso delle strapiombanti pareti sulla Valle del Sarca. Il Monte Casale è la montagna più panoramica della valle; dalla sua cima (1632 m) l’occhio spazia sui 360°
dell’orizzonte e osserva i monti del Trentino: dalle Dolomiti di Fiemme e Fassa al Bondone, dal Pasubio con le Piccole Dolomiti al Baldo, dalle Alpi Ledrensi al Gruppo
dell’Adamello, dalla Presanella all’Ortles, dal Gruppo di Brenta alla Paganella.
In basso si ammirano: la Valle Giudicarie, l’altipiano di Ranzo e Margone, il Lago di Molveno, la Valle dei Laghi con i Laghi di Toblino e S. Massenza, la Valle di Cavedine con l’omonimo lago, la sassosa area delle “Marocche di Dro”
ed infine il Lago di Garda. Ancora una piccola escursione nei prati per ammirare i moltissimi fiori e poi il ritorno
con sosta al Rifugio/Capanna Don Zio.
La via del ritorno è la stessa praticata per l’andata.