In questo caso occorre tenere conto anche della quantita’ di acqua che potrebbe eventualmente scendere nel canale se nel vallone superiore fossero presenti ancora grossi nevai in scioglimento
Consigliabile con neve come da itinerario per Pisonet, e , quindi, buon eventuale ripiego al Pisonet, ma da affrontare con picca e ramponi per la cresta finale, oltre che utili anche per l’intero canalone
La gita e’ valutata come EE perche’ effettivamente dei passaggi critici non ce ne sono, ma in alcuni punti occorre fare parecchia attenzione e soprattutto non e’ da fare con scarsa visibilita’ e percorso bagnato
Percorso decisamente lungo e faticoso
Da una ricerca e’ risultato che solo la punta Settentrionale e’ escursionistica, ed e’ la piu’ alta, mentre, la centrale e la meridionale risultano alpinistiche, piu’ basse e non documentate recentemente
Alla frazione Closé (1457m) di Oyace si posteggia la vettura di fronte al vecchio albergo Otemma a sinistra della strada. Attraversata la strada seguire indicazioni per il Colle di Vessona, alta via n. 1 che passa in mezzo ad un prato fino ad imboccare un bel sentiero che con alcune svolte scende all’orrido di betenda
Qua si attraversa su un ponte in pietra e quindi, lasciata a destra una deviazione per la Comba di Verdona, si segue il sentiero nel bosco con alcune svolte.
Con un lungo traverso orizzontale verso est si entra nella Comba di Vessona all’ altezza dei resti dell’ Alpe l’ Arnou (1788m). Si segue tutta l’ ampia comba in un bosco di larici, fino al salto che fa accedere al pianoro dell’ Alpe l’ Ardamun (2206m).
Seguire sempre l’AV, su percorso sempre comodo e ben segnato, fino a sbucare all’Alpe Ardamun. Qui si trovano delle paline e ancora si prosegue su parte dell’AV.
Quando quest’ultima comincia a spostarsi troppo a dx del vallone, abbandonarla e proseguire lungo il vallone verso il canalone in alto al quale, sulla dx, dominano i Denti di Vessona, quello piu’ alto e piu’ a sx a lato del canalone e’ il Settentrionale
L’avvicinamento al canale non presenta tracce di percorso, nemmeno di animali, ma solo scomode morene detritiche.
Raggiunta la base del canale:
– lo si puo’ percorrere prima alzandosi alla sx del torrentello, arrivando su una balza rocciosa, attraversarla verso dx e poi risalire direttamente il corso d’acqua in una evidente ‘’strozzatura’’
– oppure, e forse ancora meglio, alla base del canale, sulla dx, si trova un ripido pendio erboso, risalirlo fino ad arrivare ad un passaggio un po’ esposto ma con un caminetto tra roccia,erba e terra. Risalirlo fino a raggiungere un traverso con delle comode cenge, sempre esposte. salire su queste fino ad arrivare su una comoda parte erbosa superiore da dove ora si ha davanti il canale di sfasciumi.
Si risale il canalone, facendo molta attenzione all’instabilita’ del terreno.
Nel momento in cui si giunge ad un’altra strozzatura del corso d’acqua, anche qui si puo’ optare per due differenti percorsi:
– si puo’ continuare a risalire il canale attraversando la strozzatura verso sx, tra acqua e cenge rocciose,comode e ben scalinate, dopo di che, il percorso si allarga e sempre tra immane pietraia si arriva al termine del canale e quindi alla base del Dente Settentrionale
– oppure, alla strozzatura, sulla dx, parte un ripido e piu’ terroso percorso, che su morena piu’ ridotta, passa sul lato dx della bastionata che lo divide dal canalone. Si costeggia tutta la bastionata, fino ad arrivare alla base delle pareti dei Denti. Da qui, verso sx, per sfasciume e cenge si raggiunge una piccola depressione,alla base del Dente Sett. si scende di qualche metro su pietraie fino a raggiungere la testata del canalone e quindi ricongiungendosi all’alta opzione di salita.
Ora si e’ nella conca, pietraia immensa, che divide il Pisonet dai Denti di Vessona.
Si risale la pietraia, spostandosi e alzandosi poco a poco sul lato dx, fino a raggiungere il fondo della conca, dove scende la cresta del Pisonet, che poi risale a sua volta verso i Denti.
Da qui il Dente Settentrionale sembra una guglia e lo si risale a filo di cresta NO per tracce di animali e roccette fino alla stretta punta dove sono presenti 2 piccoli ometti.
- Cartografia:
- IGM 5