Portare una serie di friends, dai micro fino al 3 BD, doppiando le misure piccole e intermedie,utile una serie di stoppers ed una buona scelta di fettucce.
L1: Salire la fessura articolata finchè non muore sulla placca; traversare a sx in prossimità di un chiodo vecchio con maillon (possibilità di proteggere il traverso con un BD n°3) verso un diedro ad arco e seguirlo fino ad un tettino. Superarlo sfruttando con incastro il fessurino che lo incide e raggiungere un piccolo gradino. (35 m. 6B+)
L2: Salire sopra la sosta per una decina di metri (tratto in comune con la Superfigari (1 spit della via), quando questa traversa a sx piegare a dx seguendo un diedrino poco accennato che si segue fino ad un terrazzo erboso dietro lo spigolo (tratto poco proteggibile). (35 m. 6A)
L3: Scalare il diedro giallastro, atletico e strapiombante, fino ad un comodo gradino. (30m 6A+)
L4: Dalla sosta verso sx evitando alcuni blocchi instabili (ignorare il chiodo rosso in alto a dx), doppiare lo spigolo e proseguire verticalmente per diedrini (alcuni chiodi) fino ad una nicchia giallastra. (30m 6A)
L5: Proseguire nel diedro per alcuni metri, fino a quando è possibile scavalcarlo a sx e proseguire in diagonale verso sx su terreno più articolato puntando al grande gendarme sulla cresta. (35m 5C)
Discesa: è possibile calarsi in doppia sulla via. In alternativa ci si può calare sul versante ovest direttamente dall’ultima sosta, raggiungere la Forcella Provenzale e le calate del Camino Est ( prima doppia con catena visibile sulla dx faccia a valle)
(relazione di Giovannino Massari)
Giovannino Massari nell'estate del 2012 insieme a Paolo Seimandi ha riattrezzato le soste a fix e risistemato la via
- Bibliografia:
- Cuneoclimbing- Montagne d'Oc - Il Gruppo Castello Provenzale G.Massari