Il Sentiero dell’Apicoltura si snoda interamente all’interno del Comune di Montà d’Alba e si sovrappone in alcune sue parti all’S1, il grande “Sentiero del Roero” che percorre tutta la fascia delle Rocche , il fenomeno geologico che caratterizza l’area. Il Sentiero è completamente palinato, e la sua segnaletica è completata da una narrazione di pannelli espositivi che illustrano le tante relazioni dell’ape con l’ambiente: dalle specie vegetali per le quali funge da prezioso impollinatore, ai suoi predatori, ai razziatori del suo dolce prodotto.
L’itinerario: è possibile parcheggiare l’auto in Piazza Vittorio Veneto e proseguire sulla centrale Via Cavour, giungendo all’imbocco su Via Placido Mossello: da qui parte la segnaletica del Sentiero. Una ripida discesa asfaltata porta all’imbocco della Valle Diana, dove una articolata scalinata in legno conduce in uno splendido pioppeto dove è ubicato il Ciabòt Calorio, primo punto espositivo del percorso: tipica architettura rurale del Roero, il ciabòt contiene un apiario- armadio a muro interessante per l’attestazione storica dell’apicoltura razionale piemontese.
Da qui il percorso prosegue attraverso il Rio Canneto, che percorre la Valle Diana, e risale verso nord fino al crinale dove si trova la zona vitata a Nebbiolo da Roero ed Arneis; da qui si può ammirare un suggestivo scorcio del tipico paesaggio roerino, fatto di file ordinate di viti aggrappate alle colline.
Proseguendo ancora si passa per il ciabòt detto “Vagiana”, costruito con pietre fossili, e costeggiando la zona dei pozzi artesiani si raggiunge l’altro ciabòt del Sentiero dell’Apicoltura, la Cà d’Aviè. Di particolare rilievo a fianco del ciabòt Cà d’avìe, un muro-apiario in grado di ospitare sessantaquattro ”famiglie di api”, che risale probabilmente al XVIII secolo.
Da qui il Sentiero comincia a risalire verso il centro urbano di Montà, percorrendo l’antica strada romana che costeggia il sito dell’antico fortilizio-castello; si percorre Via Roma, nel centro storico, e si chiude nuovamente l’anello su Piazza Vittorio Veneto.
- Cartografia:
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- Bibliografia:
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