Siamo gli ultimi a lasciare la capanna Efra alle 8:30, dopo aver rigovernato, pulito e chiuso. Capanna splendida, un vero gioiellino delle montagne. Gli altri 4 gitanti hanno rinunciato a terminare la VAV per paura di possibili temporali, e hanno deciso di rientrare direttamente a Frasco: si sono persi qualcosa, la giornata sarà splendida e torrida.
Partiamo in direzione del passo del Gagnone, percorso tranquillo, e vi arriviamo alle 9:30. Andreas sa tutto, anche che c’è un laghetto nascosto. Deponiamo i sacchi al confine tra Efra e Leventina, e andiamo a cercarlo: piccola conca dall’altra parte della cresta del passo, delizioso.
Alle 10:00 partiamo per la discesa, sole che picchia all’inverosimile. Prima un’ampia curva lungo l’anfiteatro appena sotto il passo, poi si inizia la discesa nuda e cruda fino a circa Q1400. Pendenza spezzagambe, sole che picchia, non un filo d’ombra, arrivo in fondo con i quadricipiti martioriati e 2.5 litri d’acqua già terminati.
In fondo per fortuna le due cascate che scendono dal Gagnone si riuniscono a formare il fiume che percorre la valle, e possiamo riempire le bottiglie. Alle 13:00 raggiungiamo il primo punto d’ombra, sosta pranzo e apertura scarponi, sperando che queste nuove armi bio-chimiche non ammazzino nessuno.
Il percorso è ancora lungo, alle 13:30 si riparte, e poco dopo entriamo finalmente nel bosco: ombra ombra ombra. Intanto se ne sono andati altri 2.5 litri d’acqua, il cappellino e la camicia sono ormai dei serbatoi. Fortunamente una fontana ci permette di rifare il secondo pieno. Sentiero splendido, parzialmente roccioso, richiede attenzione continua per non prendere una storta. Ma siamo grati ai faggi che ci accompagnano.
Passiamo il rifugio Tecc Stevan, dall’altra parte del fiume, lo saltiamo a pié pari, e tiriamo dritti fino al cartello “Valle Gagnone”. Breve discussione, sinistra o destra? A destra è più bello, nella pineta, ma più lungo, e il sentiero resta in quota per scendere di botto in ultimo. A sinistra più corta, pendenza continua, rischio di essere sotto la stecca del sole. Optiamo per la sinistra.
Passiamo Monastei, e fortunamente il sentiero resta abbastaza all’ombra. Nuova fontana, nuovo pieno delle bottiglie,
Alle 16:45 siamo al bacino d’Ambra