Dalle Grange Cugni, oppure da Lavina Grossa, o dal bivacco Davito, seguendo per un tratto le traccie di sentiero che salgono verso il Colle di Bardoney, portarsi sotto la faccia (ore 0,45 c, dal Bivacco circa 1,30).
Attaccare il salto di base pochi metri a sinistra di uno spacco imbutiforme che tutto lo solca e che trovasi verso il centro del salto stesso, in corrispondenza del canale fra la terza e la quarta costola.
Senza difficoltà speciali si raggiunge il ciglio superiore del salto (45 minuti).
Di qui dirigersi, salendo lievemente a sinistra, su lastroni frammisti ad erba, alla base della seconda costola (30 minuti). Per essa, ripida ma di roccia solida con ottimi appigli, raggiungere il cengione sotto la vetta.
Salire ancora direttamente per una decina di metri, poi piegare a sinistra e per frantumi e blocchi irregolari attraversare la testata del canale fra la prima e la seconda costola (ore 2); Superare una piccola bastionata sul punto di arrivo alla prima costola e così raggiungere la vetta (30 min.;3-4 ore dall’attacco).
L'itinerario che qui si indica per primo, e che è il migliore, è quello diretto, tracciato da G.A. De Petro, solo, 27 Settembre 1917 (Riv.1920,68).
- Cartografia:
- Carta della Val Soana MU edizioni
- Bibliografia:
- TCI/CAI Guida ai monti d' Italia - Granparadiso