La presenza, in posizione panoramicissima, del rifugio Alpino spartano, ma lindo e curato dai volontari (e relative signore) dell'ANA consente un'ottima sosta ristoratrice o magari il pernottamento per aggiungere la salita a Cima Sasso (vedi descrizione) nel cuore del Parco.
Dalla chiesa di Cicogna salire sopra il paese a imboccare la bella mulattiera nel bosco che passando da alcuni isolati alpeggi raggiunge l’Alpe Prà (1250).
Un sentierino nell’erba che passa davanti ai ruderi porta in due minuti al famoso masso coppellato in posizione panoramica verso la valle e i laghi Maggiore e d’Orta.
Tornati alla mulattiera si sale in breve alla Casa dell’Alpino in posizione magnifica contornato da prati verdi e ombreggiato da faggi e frassini enormi. Dal rifugio si passa per la caratteristica spaccatura nella roccia scavata per farvi transitare le “i vacc” e si arriva ai ruderi dell’Alpe Leciuri (1311) dove a sx c’è il sentiero per Cima Sasso.
Si prosegue invece in discesa per la lontana, anche se già in vista, Pogallo. Il panorama spazia su tutta la Val Pogallo fino a Pian di Boit e alla Bocchetta di Terza. Davanti a noi la Marona e la Zeda, a sx della Bocchetta il Cimone di Cortechiuso, la Marsicce e la Laurasca. In breve il sentiero entra nella stupenda faggetta che ci accompagnerà fino a Pogallo.
Dappima si scende con innumerevoli tornati poi con diversi saliscendi si attraversano alcuni riali e infine si sbuca nei prati di Pogallo (fontane in mezzo al grande alpeggio).
Il ritorno a Cicogna avviene su una delle più belle mulattiere esistenti con tratti a sbalzo sul fiume e panorami mozzafiato su cascatelle e pozze d’acqua immerse nel verde. Si scende circa fino a quota 600 per poi risalire dolcemente a Cicogna.