Il periodo più consigliato è sicuramente l'inizio autunno quando i colori dei boschi di larici regalano i colori migliori ed il cielo è più limpido (d'estate è facile che la zona sia soggetta a nebbie di calore)
Da La veulla si segue la comoda sterrata sino alla località “Magazzino”, dove si prende dritti il sentiero n°6 che sale sempre senza pause sino al Lac Gelè 2597 m.
Si costeggia il lago sulla sx e si risale l’ampio vallone , spesso ingombro di neve sino a tarda stagione raggiungendo il pianoro detritico compreso tra Ivertaz, Punta di Mezove, e Envers du Lac Gelè.
In corrispondenza dell’entrata nel plateau, sulla sx un piccolo ometto indica la partenza per l’Envers du lac Gelè: i prosegue sul sentiero che attraversa la piana detritica a bordo del laghetto, portandosi al colletto che si affaccia sul sottostante Lago Gelato; qui si abbandona il bel sentiero per iniziare la salita all’Envers du Lac Gelè. Non ci sono tracce vere e proprie ma la salita, a dispetto dell’apparenza, è abbastanza agevole. Si sale subito per una spalla all’estrema destra del pendio, attraversando una breve pietraia per poi spostarsi a sinistra, individuando alcune rocce poste in verticale come riferimento. Da qui seguendo alcuni ometti si inizia a risalire il pendio, alternando zone di rocce rotte e detriti ad altre con affioramenti terrosi; si attraversa senza percorso obbligato tutto il pendio da destra a sinistra, raggiungendo a proprio piacere la cima 2917 m, posta all’estremità nord della cresta, dalla quale si ha una stupenda vista sul sottostante Lago Gelato.
Ridiscesi al pianoro, si continua in direzione ovest fino al piccolo e grazioso Lac des Heures 2758 m, qui si piega a destra e ci dirige rapidamente verso il pendio proveniente dalla cima del Monte Ivertaz. non c’è una vera e propria traccia di sentiero ma non ci sono difficoltà se non per la pendenza sostenuta. Conviene mantenersi sul bordo sinistro del pendio, dove ci sono più zone di terra ed erba, mentre al centro vi è una pietraia più scomoda. Si risale faticosamente per tracce sino a raggiungere la cresta erbosa pianeggiante poco a sinistra della cima che si raggiunge rapidamente (grosso ometto e croce) 2933 m.
Salite le due cime, si può decidere se tornare indietro dalla via di salita, oppure se proseguire l’anello.
In questo caso, si torna al Lac des Heures e si prosegue lungo il sentiero n.6, che raggiunge rapidamente il crinale nord proveniente dalla Punta di Mezove. Si percorre fedelmente la cresta fino alla cima 2845 m. Da questa rapidamente si scende ad un colletto sottostante 2798 m, che si affaccia sulla conca dei numerosi laghi, tra cui spicca il Grand Lac.
Si scende tramite il sentiero un po’ ripido, il canalone in direzione del casotto del guardiaparco di Verthuy, passando prima a sinistra di un piccolo lago. Dal casotto si scende alla sfonda del Grand Lac, proseguendo lungo il sentiero 5C, e lo si costeggia verso est fino al suo emissario; qui il sentiero inizia a scendere decisamente aggirandosi tra le enormi placconate rocciose; con una serie di tornanti si arriva al bel pianoro con i ruderi dell’Alpe Pisonet 2306 m, e attraversatolo si riprende la discesa, dolce, in direzione est superando dall’alto i laghi Cornù e Noir, fino ad arrivare al Rifugio Barbustel 2200 m.
Seguendo il sentiero 5C si scende verso il Lac Servaz per chiudere infine l’anello di nuovo alla località “Magazzino”.
- Cartografia:
- Igc n°9