Dal Pont Voutè partire presto nel buio e, imprecando con gli sci incastrati tra i rami, districarsi per tracce di sentiero nella la parte bassa del Vallon d’Aval sino a quota 1900 metri circa. Continuando ad imprecare, attraversare a sinistra per un lungo tratto sino al Vallon de Chauvet. Smettere con le imprecazioni ed iniziare ad apprezzare il grande ambiente del glacier de Chauvet (vi si può arrivare anche dal vallon de Chillol per il du Chauvet 2830 m.) e su, per il bel pendio a 35-40° sino al col du Fond du Chauvet. Dal colle risalire il primo nevaio lato sud sino ad una dorsale che si valica adducendo all’entonnoir superiore del couloir Gastaldi, attraversare in forte esposizione e risalire la rampa che porta ad aggirare a destra (per chi sale) un caratteristico gendarme, oltre il quale un pendio infido (55° e di solito poca neve sul ghiaccio di fusione, ved. relazione Toponeige), conduce ad un comodo “reposoir” che immette al pendio sommitale e per un breve canalino lato ovest sin sul blocco di marmo rosa della vetta 3412. Con buon innevamento (condizioni 4.5.2009) si può partire in sci direttamente dalla vetta, seguendo in discesa il percorso di salita. Più in basso, verso il gendarme, prestare attenzione: siamo in pieno sud e la neve sciolta durante il dì lascia ghiaccio di fusione nascosto sotto scaglie di neve “esasperata”, stressata (insomma, non ne può più!) dagli sbalzi termici giorno-notte. Il nevaio in basso conduce al col du Fond du Chauvet.
- Bibliografia:
- Toponeige Ubaye - Alpi Cozie J.C. Campana