Gita per ciaspolatori allenati e poco esigenti che non soffrono i luoghi isolati e poco battuti. Difficile pensare di trovare tracce precedenti.
A causa della natura dei terreni costellati di massi, richiede un innevamento abbondante ma allo stesso tempo assestato. In assenza ti tracce il bosco dell'Alevè, specie la salita sulla dorsale sud del Roccio Russo può risultare complicata a causa del bosco davvero fitto.
Partenza alternativa per compiere questo percorso è Castello, passando per il Rifugio Bagnour ma a parità di dislivello si allunga il percorso inutilmente.
Possono tornare utili i ramponi.
Dal parcheggio del borgo di Villaretto si prosegue oltre il ponticello in direzione est verso una baita, prima della quale inizia il sentiero con varie indicazioni tra cui Lago Secco e Rifugio Bagnour (che non andrà raggiunto). Il tracciato spesso privo di neve sale ripidamente fino ad addentrarsi nel cuore del Bosco dell’Alevè. A circa 1800 m si incontra una prima deviazione e si prosegue a destra sempre per il Lago Secco, trascurando poi un secondo bivio a destra per le Grange Pralambert (da dove si passerà al ritorno compiendo l’anello). Raggiunto il Lago Secco 1900 m, lo si lascia a sinistra continuando in direzione nord/nord-est puntando all’inizio del costone sud del Roccio Russo. Qui occorre destreggiarsi alla meglio fra bosco e pietraia, spostandosi il più possibile sulla parte destra della dorsale che risulta meno accidentata.
Si sale con percorso sempre ripido e piuttosto faticoso, e se si ha fortuna si giunge ad una piccola radura a circa 2200 m; da questa si ritorna rapidamente nel bosco, che pare fittissimo ma di colpo si dirada lasciando spazio al bellissimo e ampio pendio sud che conduce alla cima del Roccio Russo 2658 m, che si raggiunge con percorso a piacere, generalmente sulla parte sinistra si trova innevamento maggiore e meno pietre.
Si continua ora in direzione nord, percorrendo l’ampia dorsale che via via si restringe verso la Colletta delle Lobbie; conviene aggirare due dossi restando a mezza costa sulla destra, fino a raggiungere un pendio costellato di massi che permette di scendere nella conca sottostante; in caso di neve dura potrebbero occorrere i ramponi per scendere in sicurezza il breve ma ripido pendio.
Giunti all’ampia conca sotto le propaggini della cima delle Lobbie, per proseguire al Monte Reisasso si percorre un tratto pianeggiante verso est per poi riprendere a salire con percorso a piacere il facile pendio che consente di guadagnare il pendio superiore, scegliendo le zone più innevate della vasta pietraia. Dalla sella superiore si percorre la facile e comoda pietraia spesso priva di neve, fino in vetta al Monte Reisasso 2707 m, castello roccioso sormontato da una croce metallica.
Per la discesa, senza ritornare al Roccio Russo e volendo compiere un anello, si scende interamente nel vallone compreso tra le due cime salite, percorso molto dolce nella parte alta ma attenzione ai pendii laterali che devono aver scaricato. Si superano poi un paio di brevi pendii un po’ più ripidi ma semplici, puntando poi ad un bel pianoro dove inizia la parte boscosa a circa 2250 m. Si resta al centro della conca, aggirando alcuni dossi, per poi riprendere la discesa mai troppo ripida e con un bosco decisamente più arioso e gestibile. A quota 2120 m circa si deve prestare attenzione a individuare un tracciato di sentiero che devia nettamente verso destra, con un lungo mezza costa, fino a raggiungere la bella radura delle Grange Pralambert soprane 1830 m. Prestare poi attenzione a non scendere a valle (si andrebbe verso Alboin), ma a deviare in piano verso destra seguendo un sentiero che dopo una breve risalita, condurrà al bivio incontrato all’andata ormai sotto al Lago Secco. Non resta che tornare a Villaretto dal sentiero già percorso in andata.
Variante di salita: è possibile partire da Castello, passando per il Rifugio Bagnour e raggiungendo poi il Lago Secco (percorso più lungo).
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.11 Alta Val Varaita, Alta Val Maira