Accesso: Si è scelto di salire dall’affollato parcheggio delle placche zebrate. Si segue una comoda forestale fino ad un vasto piazzale, da qui si prende uno degli esili sentierini che conducono alla base della parete.
Attacco: Si scorge in alto il caratteristico diedro del primo tiro.
L1. Diedro grigio e polveroso, di non facile risoluzione, il punto chiave è il piccolo tetto in alto, superabile anche non in libera, 6b/AO;
L2. Dalla comoda sosta prende a destra per il proseguimento della struttura a diedro, questo sfuma in un muro inclinato con passi significativi 6b+/A0;
L3. Breve tiro ancora su placca/muro inclinato, comoda sosta ad un albero, 6a+/A0;
L4. Alternanza di placche e fessura, tiro erboso e sporco, 5c/III;
L5. Puntare ad un nuovo diedro a destra, 6a;
L6. Bella lama su ottimo calcare grigio, passo di uscita delicato e con protezione distante in basso nella fessura (ci starebbe bene un BD intermedio) per giungere alla fine delle difficoltà, 6a+;
L7. Non percorso, attraversa il bosco e porta alla discesa camminando.
Discesa. Abbastanza rapida in doppia senza percorre l’ultimo (ultimi?) tiro (i?).
- Bibliografia:
- Pareti del Sarca, Diego Filippi, Versante Sud, Milano 2007; Roberto Iacopelli, Climbing Trips, Cierre Edizioni, VR 2003