La via del diedro Bramani parte dalla cengia, raggiungibile da differenti vie di diversa difficoltà (via comune, variante diretta delle guide, variante dei bergamaschi).
Di seguito descriviamo la variante delle guide fino alla cengia, e il diedro bramani dalla cengia alla cima.
Le soste sono tutte attrezzate con catena e anello per eventuale calata. La via è attrezzata con fittoni resinati. Chiodatura ravvicinata quasi stile falesia nei passi più duri, poco più distanziata dove è più facile. Non è necessario integrare le protezioni esistenti ma possono risultare utili alcuni friend e dadi se non si ha molta confidenza con la roccia.
“variante delle Guide”
1° tiro: inizio verticale poi facile fino in sosta, 15 Mt., IV+
2° tiro: salire il diedro a sinistra della sosta con il passaggio più duro della via (ben spittato, stile falesia), proseguendo poi su roccette più facili. 35 Mt., V+/VI il diedro, III+ parte successiva
3° tiro: facile, spiana e arriva sulla cengia da cui parte il diedro Bramani e le altre vie (da sinistra a destra troviamo diedro Bramani, Gasparotto, Casari/Zecca).
Si può arrivare fare sosta su un masso a inizio cengia o proseguire direttamente alla partenza delle vie 20 Mt., II, I (50mt per arrivare all’attacco del diedro Bramani)
“via Bramani” :
4° tiro: risalire le rocce a destra della sosta (il secondo spit è un po’ più lungo rispetto alla buona spittatura della via, eventualmente si può integrare, IV/IV+). Raggiunto il diedro risalirlo in spaccata (tipica arrampicata in diedro con piedi in appoggio/aderenza) 35 Mt., IV+ (singoli passi di V- nel diedro verso l’uscita)
5° tiro: partenza in diedro poi paretina leggermente appoggiata 20 Mt., III, IV
6° tiro: parete verticale sul lato destro del diedro 30 Mt., IV+, un passo obbligato di V (ben protetto)
7° tiro: salire il diedro a sinistra della sosta sino a uscire in 20 Mt., IV, III
Discesa sulla sinistra (rispetto alla salita) verso la bocchetta di Pesciola, e da lì per il canalone