Seguire la strada che la carrareccia che imbocca il vallone del Carro e seguire fino ai baraccamenti a quota 2250 mt circa.
Risalire la conca morenica sulla sx tenendosi, per pendii sostenuti, sotto le pendici della Costiera dell’Uja.
Si raggiunge così il ghiacciaio del Carro, pianeggiante e solcato da numerosi crepacci, che conduce alla grossa crepaccia terminale, punto critico dell’ascensione e, soprattutto, della discesa. Normalmente è attraversabile al centro poiché e ricolma di neve e detriti caduti dalla parte alta della parete (meditate su questo particolare in giornate calde o ad ora tarda!!!).
Subito sopra la crepaccia un breve traverso a sx sotto ad una piccola bastionata porta relativamente al di fuori del tiro delle pietre ma il luogo è poco adatto allo sci e può essere necessario toglierli, in discesa, per qualche passaggio più scabroso.
Salire per una rampa di misto e di pietrisco appoggiato alle rocce, traversando su una invitante cengia nevosa che porta decisamente a dx verso un pendio nevoso ampio e ripido dapprima si sale per canale poi si esce sul lenzuolo ben visibile a metà parete.
Quando il lenzuolo nevoso muore tra le rocce ci si sposta decisamente a dx puntando ad un altro più piccolo pendio collegato tramite una rampa ripida (oltre 45°) al precedente.
Da esso per canalini paralleli tutti di difficoltà simile e molto brevi (una settantina di metri di dislivello) si esce in cresta a Ovest Nord Ovest della vetta nevoso detritica (ometto).
- Cartografia:
- Parco Nazionale del Gran Paradiso I.G.C.