Nel caso di discesa sulla sterrata dopo S Anna poco prima di entare tra le case di Sambucod dopo un rettilineo hanno piazzato di traverso sulla strada un catena insidiosissima .
Dal di sopra dell’abitato di Vinadio si sale a destra, su asfalto, fino a Neraissa inf. (1424m); si prosegue su sterrata fino a Neraissa sup.(1512m) e si devia a sinistra seguendo l’indicazione “Colle di Neraissa”, su bella sterrata ciclabile al 99,9% fino al colle di Neraissa, o Varirosa (2018m).
Chi non ne ha abbastanza può continuare sulla sterrata erbosa che continua piegando a sinistra, fin quasi, credo, alla cima Varirosa(2292m), credo, ma non l’ho mai fatta, con un pezzo a piedi e, volendo, con un altro pezzo, fino al M.Autes (2283m).
Al di là del colle di Neraissa un bel sentiero con qualche tornantino vi porta là dove c’é la frana sabbiosa il cui attraversamento, vuoi a piedi, vuoi in mtb, fino al 2006 rappresentava un pericolo oggettivo e non esagero, perché l’ho fatta ed ho visto un mio socio scivolare giù, per fortuna solo per qualche metro. Inoltre, al di là della frana, si andava alla ricerca di una prosecuzione verso Sambuco, che, essendomi abbassato troppo, avevo perso e ne avevo trovato uno, molto brutto e pochissimo ciclabile, molto al di sotto di quello giusto.
Ora invece, il sentiero é stato ripristinato molto bene; passa un pò più in alto e l’attraversamento della frana é stato fatto a regola d’arte, con tanto di tronchi di pino sovrapposti, sia a monte che a valle, fissati a robusti paletti di ferro conficcati nell’insicuro pendio a 30° almeno. Complimenti!
In questo modo si arriva al di là su uno splendido sentiero erboso che scollina al colle Cialdoletta (1755m) e continua, sempre con fondo molto bello e ripulito, fino alla borgatella di S.Anna (1432m).
Dalla quale potete scegliere se pigliare la sterrata che vi porta giusto a monte di Sambuco, oppure, meglio ancora, appena qualche metro sopra S.Anna, deviate sul sentiero a destra che, con un bel traversone e qualche tornantino, vi posa in fondo al terribile e bellissimo Vallone della Madonna che scende , lunghissimo e ripido, dal colle di Valcavera, via gias di Mure.
Qui c’é un bel ponticello ed una sterrata che in qualche minuto vi porta a Sambuco.
Da dove avete un sacco di alternative per tornare a Vinadio su sterrate e sentieri.
Ma voi che ne avete abbastanza vi butterete giù sul nastro d’asfalto, fregandovene di terre battute. O no?
La salita al Mte Autes e Varirosa permette un punto di vista di una panoramicità particolare su tutta la valle Stura e una discesa aerea entusiasmante .
La pista erbosa appena ripristinata permette con qualche spunto di pedalare sin solo al primo tornante. Da qui non fatevi invitare dalla traccia che segue: si imboschina di brutto. Meglio prendere il prato con bici a spalle per la massima pendenza sino a raggiungere un tornate + alto da qui alterando tratti ciclabili e non, con un ultimo trasporto si raggiunge la cima dell’Autes.
Discesa: sul filo di cresta BCA si passa il Varirosa si piega a sx e su dorsale erbosa moquettata si raggiunge un casotto e un traliccio. Da qui qualche passo a piedi e poi su sentiero OCA in diagonale, una valletta e giù al colle.
- Cartografia:
- ALPES SANS FRONTIERE N.6 HAUTE TINEE, ALTA VALLE STURA AL 25000