
Dal cartello di divieto di transito poco dopo Planavalle, proseguire a piedi per la strada sterrata che conduce all’alpeggio Les Écules (1880m.), poi continuare sul sentierino che si tiene sul lato destro del vallone dapprima con lieve pendenza, poi piuttosto ripido, percorrendo un canale che conduce all’Alpe Bonalè (2340m).
Di qui, abbandonare il sentiero e percorrere interamente l’ampia conca acquitrinosa in direzione NO, verso la spettacolare piramide rocciosa che è poi la nostra meta; risalire il ripido pendio erboso posto sotto la suddetta piramide e deviare successivamente a sinstra per portarsi nel breve e lunare vallone che porta al colle Bonalè (2925m).
Al colle si subisce il primo gradevole shock visivo dell’apparizione del massiccio del Bianco in tutta la sua imponenza, ma se si vuole godere appieno di tanta bellezza, bisogna ancora faticare…
Risalire la facile ma aerea cresta SO in direzione di un tratto che, già osservando dal colle, si prennuncia ostico, infatti a 3000m circa si deve superare uno stretto canalino roccioso di 10 metri circa che richiede il superamento di passaggi di 2° grado (con verglas o neve le difficoltà aumentano).
Superato questo passaggio chiave, i restanti 200 metri si salgono camminando senza difficoltà sulla larga cresta.
Il panorama dalla cima è grandioso: Lo sguardo è catturato prima di tutto dall’imponente Grande Rochere, poi dal vicino Massiccio del Bianco e successivamente dal Gr. Combin, M. Rosa, ecc.
La discesa avviene per lo stesso itinerario.
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