
Da Upega (1297 m) si segue la strada verso la Colla delle Salse e Monesi che in inverno non viene sgomberata dalla neve fin in corrispondenza del primo tornante dove la si abbandona giungendo così alla chiesetta della Madonna della Neve (1336 m). Si prosegue in piano verso il corso del Torrente Negrone che viene superato con un ponte seguendo le indicazioni del sentiero A32. Passati così sulla sponda sinistra si segue la stretta mulattiera che rimonta con lenta salita il vallone ai piedi dei ripidi pendii della Rocca del Ferà, giungendo infine presso alcuni ruderi a quota 1590 m ca.
Da qui, oltrepassata una gola dove si scaricano le valanghe dei pendii soprastanti, si scende sul fondo del torrente che si oltrepassa per raggiungere una palina segnaletica posta su un dosso (Case Nivorina – 1606 m) (1h20). Da qui, seguendo le indicazioni del segnavia A32, si rimonta verso ovest l’ampia e boscosa dorsale mantenendosi alti sopra il fondo del vallone, qui più incassato. Occorre proseguire sempre nel bosco superando un’altra palina, per immettersi poi, piegando leggermente a destra, sul fondo del vallone (1810 m ca) chiuso a monte dalla regolare insellatura del Colle del Vescovo verso cui occorre dirigersi. Si rimonta così l’ondulato vallone superando verso q. 2000 m la ex-rotabile militare per il Col di Tenda oltre la quale si affronta un tratto un po’ più ripido sulla sponda destra che conduce ad una conca poco sotto il valico. Con alcune voltate fra radi larici si giunge così al panoramico Colle del Vescovo (2161 m), sul confine italo-francese (3h). Da qui, verso sud, si rimonta il vasto piano inclinato esposto a settentrione che conduce all’anticima di q. 2313 m da dove, piegando a sinistra e mantenendosi sul culmine del crinale si giunge alla Cima di Velega (2384 m) (3h45).
La discesa si effettua lungo lo stesso it. di salita.
Una possibile variante di discesa (BS) prevede la facile traversata per cresta alla vicina Cima Bertrand (2481 m) (30 min.) dalla quale si scende sul versante settentrionale (tratto iniziale ripido) raggiungendo così la Costa del Gaglio che si segue fino ad Upega (si tratta del tradizionale percorso di salita alla Cima Bertrand).
- Cartografia:
- IGC n.8 1:50000 oppure Multigraphic n.109 1:25000
- Bibliografia:
- M.Grilli. Dalle alpi Liguri alla V.di Susa. N°7
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